“Pronto corriere, ho un pacco per lei”: non devi aprire per nessun motivo | Ti ritrovi senza soldi in 10 minuti

Attenzione alla truffa del pacco

Attenzione alla truffa del pacco - Wikicommons - Focusicilia.it

Aumentano le truffe di vario tipo e per questo deve crescere l’attenzione dei cittadini. Esistono valide contromisure contro i criminali

Gli acquisti online sono ormai parte della nostra quotidianità, ma con l’aumento delle spedizioni crescono anche le minacce e le possibili truffe ai nostri danni. Una delle più insidiose e diffuse del momento sfrutta proprio l’attesa di un pacco.

Si tratta del cosiddetto ‘raggiro del finto corriere‘, un attacco informatico che partendo da una semplice email può arrivare a svuotare il nostro conto in banca. È un meccanismo ben oliato che fa leva sulla fretta e sulla fiducia delle persone per ottenere dati sensibili.

La truffa inizia con una mail o un SMS apparentemente innocuo. Il messaggio, che spesso usa il logo di noti corrieri come DHL, Poste Italiane o FedEx, informa il destinatario che c’è un problema con la consegna di un pacco.

Le scuse sono di vario tipo e tutto diverse tra loro: si va dall’indirizzo non è corretto passando per la spedizione che è ferma alla dogana, o più semplicemente con il corriere che non ha trovato nessuno in casa.

Il meccanismo del raggiro: dalla mail al conto svuotato

Il passo successivo è il vero e proprio inganno. Per sbloccare la spedizione viene chiesto di versare una piccola somma, di solito meno di 2 euro, per coprire le spese di giacenza o di spedizione aggiuntiva. Questo importo volutamente basso ha una funzione psicologica: è talmente insignificante che la vittima non si insospettisce e non pensa due volte prima di procedere.

Il link contenuto nella mail reindirizza a una pagina web che è la copia perfetta del sito ufficiale del corriere. Qui viene chiesto di inserire i dati della carta di credito per effettuare il pagamento. La vittima, convinta di stare risolvendo un problema legato alla consegna, digita senza esitazione il numero della carta, la data di scadenza e il codice di sicurezza (CVV). È in questo momento che la trappola scatta: gli hacker acquisiscono tutti i dati necessari per clonare la carta o per effettuare transazioni fraudolente.

Hacker al lavoro
Gli hacker son o al lavoro – Wikicommons – Focusicilia.it

Come difendersi e riconoscere la truffa

Per evitare di cadere nella rete di questi criminali, la parola d’ordine è prudenza. Ergo bisogna in primis controllare il mittente: l’indirizzo email non sarà mai quello ufficiale dell’azienda. Spesso contiene combinazioni di lettere e numeri strane. Non bisogna poi fidarsi dei link e dunque non cliccarci mai sopra.

Infine è opportuno verificare la richiesta: nessun corriere chiede di pagare piccole somme in questo modo. Se si hanno dubbi bisogna andare sul sito ufficiale del corriere e inserire il numero di tracciamento del pacco. In un mondo dove la velocità è tutto fermarsi un attimo a riflettere può salvare i nostri risparmi.