Pronto soccorso: lunghe attese, pochi medici e pazienti esasperati
NeiPronto soccorsolunghe attese, pochi medici e pazienti esasperati. Così, ilsistemadell’emergenza-urgenza vive un’emergenza nazionalecronica. Apparati che operano sempresotto pressione, dove si lavora sempre piùvelocementee che da tempo sono arrivati alcollasso, “nonostantel’abnegazionee la dedizione costanti di tutto il personale”, ha ricordato l’associazione deimedicidirigentiAnaao-Assomedduranteun’audizionein commissione Affari sociali della Camera dei deputati. Uno spirito di servizio che però non basta. IPronto soccorsogestiscono ogni annoalmeno 21 milioni di accessi, numeri mai scesi nel corso di sei anni, oltre a tutte le relative prestazioni. Ogni medico visitacirca quattromila pazienti l’annoed eroga prestazioni spessofuoridalle proprie competenze. Numeri troppo alti che non assicurano agli operatori condizioni di lavorodecentie ai pazienti la dovuta eaccurataassistenza sanitaria. Leggi anche –Catania, inaugurato il nuovo pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi L’esperienza delcittadinonei Pronto soccorso si trasforma spesso in unincubo. Tuttavia, queste strutture non sempre vengonoscelteper via di una reale necessità. “Il ricorso al Pronto soccorso – sottolinea MirkoSchipilliti, coordinatore Commissione nazionale Emergenza-Urgenza di Anaao Assomed – è infatti sempre piùsbilanciatoverso problematiche ‘minori‘, a bassa intensità di cura”.Otto accessi su diecisono inappropriati,non urgentie i pazienti potrebbero indirizzarsi verso altre figure, come il medico di famiglia, uno specialista o laguardia medica. Il pronto soccorso rappresenta “sempre di più in modoimpropriola sede dove poter comunque ottenereogni tipo di risposta, con una pressanterichiesta assistenzialeche si riflette anche sull’allungamento dei tempi di attesae sul sovraffollamento”, osserva Schipilliti. Leggi anche –Chiusura pronto soccorso Cervello di Palermo, Cisl Fp: “Notizie rassicuranti” Dal punto di vista delpersonale medico e sanitarioche opera nei Pronto soccorso, gli elementi sfavorevoli sono numerosi. Anaao-Assomed ne ricorda alcuni, a cominciare da unostress lavoro-correlatoche coinvolge fino al40 per centodegli operatori ed è superiore alle altre categorie in ambito sanitario. L’orario di lavoro è costituito per oltre il 50 per cento daturni notturni e festivie frequentemente daturni di 12 ore. L’indennità di pronto soccorso che percepiscono i medici è diun euro l’ora, circa cento euro netti al mese. La prevalenza diviolenzee aggressioni è elevata, così come ilcontenziosomedico-legale. La carenza di medici disponibili a lavorare nei Pronto soccorso faincrementarei carichi di lavoro. Ancora:spazi inadeguatiper obsolescenza, inadeguatezza, mancato ammodernamento esovraffollamento. “Sono stati tagliati80 mila posti lettonegli ultimi dieci anni. La media di posti letti per mille abitanti in Italia è di3,5rispetto auna media europea di cinque. In Germania la media supera isetteposti letto per mille abitanti”, ricordano i medici. Leggi anche –Covid, pronto soccorso come lazzaretti.I documenti: Omicron sottovalutata Per tutti questi motivimancano medicidisponibili a lavorare in Pronto soccorso tanto che, come mette in evidenza ancheAnaao-Assomed, “i soliincentivieconomici, per quanto necessari, sono da soliinsufficientiad attirare nuovispecialistiespecializzandiin un sistemacarentesul piano gestionale e dicarrierae ad arginare l’attualeemorragiadi personale senior”. La bozza diFinanziariapresentata dal governo nazionale prevedetre miliardi di euroin più per la sanità nel 2024. Il ministroSchillaci, in audizione al Senato, ha precisato che lapersonalesarebbero destinati2,4 miliardi di euro, l’80 per cento del totale. “Si lascianoben poche risorse per le altre priorità“, commenta commenta NinoCartabellotta, presidente della FondazioneGimbe. Tra le altre priorità, ci sarebbero anche lestrutturee il potenziamento dellamedicina territoriale e di prossimità, l’incremento dei posti letto, la sostenibilità del sistema ospedaliero, ilbenessere lavorativo, elementi su cui va fatta “un’azione simultanea”, esortaSchipilliti. Anaao-Assomed ritiene “indispensabile e non più procrastinabile unalegge nazionale sul sistema emergenza-urgenza. Un intervento di miglioramento eriformache rappresenta una priorità assoluta”.