Questo lavoro sparirà nei prossimi 2 anni: lo dicono gli esperti “ormai non servite più”

Questo lavoro sparirà nei prossimi 2 anni: lo dicono gli esperti “ormai non servite più”

robot - pixabay - focusicilia

Un nuovo studio svela quali lavori potrebbero scomparire nei prossimi due anni e non sono quelli che pensi. E tu, sei ancora indispensabile?

In quanti modi può cambiare il lavoro in soli due anni? Basta guardarsi attorno: professioni che vent’anni fa sembravano indispensabili oggi sono solo voci nostalgiche nei racconti dei nonni. Allo stesso tempo, mestieri che nessuno si sarebbe sognato di inserire in un curriculum oggi sono oggetto di master universitari.

Chi avrebbe mai pensato, ad esempio, che qualcuno potesse farsi pagare per creare storie su TikTok o recensire prodotti su Instagram? Eppure eccoci qua, nell’era delle professioni digitali, dove follower e click valgono quanto – se non più  – di titoli di studio e anni d’esperienza. Ahimè.

Nel frattempo, il mercato cerca competenze sempre nuove: flessibilità, creatività, capacità di comunicare e reinventarsi. Saper usare bene un computer non è più una competenza “in più”: è il minimo sindacale. E mentre si fa strada il personal branding, alcuni CV iniziano ad assomigliare più a un portfolio da artista che a un documento formale.

Ma in questo vortice di novità, una domanda resta sospesa: se nascono continuamente nuove professioni, quali stanno per scomparire? E soprattutto: chi decide cosa è ancora utile e cosa no?

Lavoro: tra due anni queste figure spariranno

Mentre ci districhiamo tra webinar motivazionali e corsi di aggiornamento, c’è chi sta osservando silenziosamente cosa chiediamo – e soprattutto a chi lo chiediamo – per risolvere i problemi di ogni giorno. Sempre più spesso, non è una persona in carne e ossa. È un’interfaccia, un assistente digitale, un sistema automatico pronto a fornire risposte in meno di un secondo.

Alcuni settori a quanto pare sono già diventati terreno fertile per questa nuova “collaborazione” uomo-macchina. Come fa notare orizzontescuola.it, più le persone si affidano alla tecnologia per svolgere determinati compiti, più quei compiti iniziano a sembrare opzionali, dal punto di vista umano. È come se, inconsapevolmente, stessimo tutti contribuendo a una classifica invisibile: quella dei lavori che stanno diventando meno necessari.

scacchi – foto pexels – focusicilia

Saremo tutti superflui?

E la sorpresa è che in cima non ci sono solo le mansioni ripetitive o manuali. Anzi. I più esposti al cambio di guardia sono proprio i lavori basati su parole, informazioni, comunicazione. Traduzioni, assistenza clienti, scrittura, persino la vendita o la consulenza: tutte attività in cui l’abilità di sintetizzare e spiegare può essere – e già viene – delegata con una certa efficacia.

Per fortuna non tutto è replicabile. Ci sono mestieri in cui serve il tatto, la precisione, l’empatia. Professioni che richiedono mani, orecchie, occhi ben allenati. Che tu debba incollare piastrelle, estrarre un dente o consolare una persona fragile, difficilmente potrai farti sostituire da un algoritmo. Almeno non nel giro di due anni. Forse.