Ogni cento punti operativi, che siano banche, poste, farmacie, distributori di carburante o tabaccherie, a Catania si rischia una rapina in 5,2 casi, il dato peggiore d’Italia. Lo afferma il rapporto intersettoriale di Abi, l’Associazione bancaria italiana, stilato dal proprio centro ricerca Ossif in collaborazione con il Dipartimento Pubblica sicurezza. I dati prodotti nel report sono relativi al 2019, e nonostante un calo costante del numero di episodi nello Stivale – poco più di 24 mila a fronte delle oltre 43 mila del 2013 -, i numeri etnei, e siciliani, testimoniano di una situazione nell’Isola migliorata ma ben peggiore della media nazionale, con un rischio globale di 2,6 ogni 100: anche questo, il dato peggiore nazionale. Non a caso la seconda città italiana per rischio è il capoluogo regionale Palermo, con un rischio di 4,3 ogni cento punti operativi. Una posizione in classifica che vede le due città metropolitane siciliane fare peggio delle grandi città italiane, ovvero Milano con un rischio di 3,5, Roma con 3,1 e Napoli con 3. A seguire, una terza siciliana, Siracusa, con un rischio di 2,7.

Rapine nelle farmacie, Catania da record
Le tre province siciliane fanno malissimo per quanto riguarda le rapine in banca, dove occupano i primi tre posti a livello nazionale. Siracusa che arriva 6,1 rapine ogni 100 sportelli, con sei rapine rispetto alle due del 2018, seguita al secondo posto da Palermo con 5,5 colpi ogni 100 sportelli (da 3,2 del 2018) e Catania con 2,5 rapine ogni 100 sportelli. Ma Catania ha di gran lunga il dato peggiore per quanto riguarda le farmacie, con un indice pari a 14 rapine ogni 100 farmacie, scavalcando Milano scesa al secondo posto con un indice pari a 13,9. Gli eventi specifici nel corso del 2019 sono stati 45 nella provincia, contro i 37 del 2018. Un dato che anche per valori assoluti, più bassi di Roma dove gli atti predatori sono stati ben 132, e di Milano dove sono stati 117, pone comunque Catania al terzo posto nazionale, precedendo Napoli (40) e Palermo (38), ma con il capoluogo con un indice di rischio di 8,2 su 100.
Tabaccherie e distributori, peggio solo Napoli
I “record” del capoluogo etneo non si fermano però qui: la provincia è anche la seconda, dietro Napoli a quota 2,5 su 100, per rischio di eventi criminosi predatori nelle tabaccherie, con un indice appena più basso di 2,4 su cento. Poco sotto, rispettivamente quarta e ottava in Italia, Palermo (1,9) e Siracusa (0,9). Un discorso molto simile a quello dei distributori di carburante, dove Catania, con 31 rapine nel 2019, e Palermo con 29, sono al terzo posto assoluto a livello nazionale, dietro solo le 105 di Napoli, città metropolitana che però conta una popolazione superiore di un terzo rispetto a quella sommata di Palermo e Catania.
La Sicilia la regione con più rapine alla posta
Nel 2019 la Sicilia si è confermata la regione maggiormente colpita negli uffici postali con 37 episodi. Questo nonostante un decremento dei casi di oltre il 39 per cento rispetto all’anno precedente, quando le rapine erano state 61 rapine. Seguono la Puglia con 27 episodi, la Campania con 21, la Lombardia con 19 e il Piemonte con 15. Il calo degli eventi registrato a livello nazionale ha caratterizzato oltre che la Sicilia complessivamente dodici regioni tra cui la Toscana (-63 per cento, da 16 a 6 rapine), il Lazio (-52 per cento, da 25 a 12) e la Campania (-36 per cento, da 33 a 21). Questo per la Sicilia significa un valore superiore a quello medio nazionale di 1,5, con 4,7 rapine ogni 100 uffici postali da 7,8 nel 2018. Ma a far peggio in proporzione è la Puglia, con 5,7 rapine ogni 100 uffici postali (6,6 nel 2018), mentre peggiora il rischio in Campania (2,2 da 3,5) e Calabria (1,8 da 2,6). A livello provinciale il maggior numero di rapine si è verificato in provincia di Torino con 12 casi (+20 per cento rispetto alle 10 del 2018). Seguono le province di Roma e Napoli con 11 rapine (con un decremento di circa il 50 per cento in entrambe le province), Palermo con 9 ( meno 70 per cento) e Lecce con 8 (7 nel 2018). Nella provincia di Barletta-Andria-Trani è stato registrato l’indice di rischio più elevato con un valore pari a 19,2 rapine ogni 100 sportelli (11,5 nel 2018). Seguono le province di Brindisi (10 da 8 nel 2018), Agrigento (6,8 da 0), Catania (6,1 da 13) e Ravenna (6,1 come nel 2018).