Reddito di Cittadinanza, Anci alla Regione: aiutare i 40 mila ex percettori

Reddito di Cittadinanza, Anci alla Regione: aiutare i 40 mila ex percettori

Il tema dell’interruzione delReddito di Cittadinanza per circa 40 mila famigliein Siciliacontinua a preoccupare i sindaci siciliani. Oggi l’associazione dei Comuni Anci Sicilia, ha incontrato l’assessore regionale alla Famiglia e alla Politiche sociali Nuccia Albano, ribadendo la necessità di definire una misura di accompagnamento verso la riforma prevista daldecreto-legge 4 maggio 2023 n. 48recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro” che ha portato alla cancellazione del reddito di cittadinanza. Leggi anche –Reddito di Cittadinanza, a Palermo uno sportello per gli ex percettori “Tutte le Istituzioni interessate – hanno spiegatoPaolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – stanno prendendo atto che nell’Isola i numeri degliex percettori di reddito, circa 40 mila, sono tali da non consentire una transizione indolore verso i nuovi strumenti di supporto per la formazione e il lavoro e dell’assegno di inclusione. Lamancata previsione di idonee misure di sostegnorischia dialimentare tensioni socialicon ricadute sul funzionamento delle Istituzioni e sul tessuto sociale della Regione”. “Ad un passaggio così brusco – continuano Amenta e Alvano – non sono pronti gli ex percettori del reddito di cittadinanza, maancor di più non sono pronte le Istituzioni. I servizi sociali dei comuni non sono nelle condizioni,  né sotto il profilo del personale né sotto il profilo delle risorse economiche, di far fronte alle conseguenti difficoltà e al disagio sociale che si sta manifestando.Non sono pronti i Centri per l’impiego della Regionee non è preparato il sistema di formazione regionale che dovrebbe tradurre un’offerta adeguata al contesto economico dell’Isola”. Il presidente Amenta chiede quindi che “il governo regionale faccia valere in ogni sede competente, in particolare nel doveroso confronto con ilgoverno nazionale e nell’ambito della Conferenza delle Regioni e Unificata, la proposta di previsione di una fase di accompagnamento che, in attesa dell’attuazione delle misurepreviste dal DL 48/2023, non lasci gli ex percettori del reddito del tutto privi di garanzie su come fare la spesa, pagare le bollette e l’affitto. In tale fase di accompagnamento dovrà essere previsto un beneficio economico proporzionato al Reddito di Cittadinanza che veniva percepito che dovrà essere corrisposto finché non potranno essere avviati i percorsi di inclusione e di accompagnamento alla formazione e al lavoro”.