Il tavolo permanente consultivo sul turismo si farà. La richiesta del presidente di Federturismo Sicindustria, Giuseppe Cassarà,anticipata a FocuSicilia in una recente intervista, è stata accolta dall’assessorato regionale al Turismo per garantire un confronto costante con gli operatori di categoria. Il nuovo assessore al ramo, Manlio Messina, lo ha confermato stamattina, a Palermo nella sede dell’assessorato. “La Sicilia – ha detto Cassarà – è l’unica regione italiana in cui manca un organismo collegiale che, assecondando uno spirito di collaborazione costruttiva, possa offrire un supporto da chi opera quotidianamente in un comparto strategico per la Sicilia. Oggi abbiamo trovato grande apertura da parte dell’assessore e Sicindustria è pronta, sin da subito, a fare la propria parte fornendo alla pubblica amministrazione ogni contributo utile allo sviluppo del settore”. Il presidente di Federturismo Sicindustria ha ribadito la necessità di una programmazione e una gestione organica delle risorse relative al brand Sicilia: “Non è possibile che gli interventi oggi siano parcellizzati anche tra gli assessorati di attività produttive, agricoltura, turismo, beni culturali, formazione e territorio e che l’assessorato al turismo non disponga delle leve necessarie per attuare una efficace politica dei ‘prodotti’ turistici, ma restringa, giocoforza, la propria attività alle politiche di promozione e di comunicazione. È per questo che ci sembrerebbe utile identificare un ampio modello di coordinamento inter-assessoriale, vuoi con lo schema dell’Authority vuoi con altri sistemi più informali purché ci si muova con una visione di insieme che al momento manca del tutto”. Cassarà si è poi soffermato sulla necessità di avere una legge adeguata che regoli il settore: “Da oltre sei anni – ha affermato – giace nei cassetti delle commissioni parlamentari un disegno di legge, firmato da tutti i partiti presenti in assemblea, che non ha mai visto il passaggio in Aula e che avrebbe invece dato un contributo importante. Necessaria anche una programmazione unica e ad ampio raggio che permetta di sviluppare e valorizzare ‘turismi’ complementari a quello estivo (sea-sun-sky), primo fra tutti quello culturale e quello religioso o, ancora, il turismo congressuale, che hanno una naturale tendenza a distribuirsi in tutti i periodi dell’anno e permetterebbero di superare gli attuali flussi in entrata per un massimo di 180 giorni (aprile-ottobre). “L’offerta di prodotti turistici nella nostra regione – ha concluso Cassarà – ha opportunità eccezionali di differenziazione. Possiamo ritenere che, in linea generale, non esistano vincoli alla possibilità di definire un portafoglio prodotti, differenziati e distribuiti nei territori, capace di attrarre flussi di visitatori nell’arco dell’intero anno. Ma i prodotti vanno configurati e organizzati, non soltanto enunciati”.
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