Regione siciliana, dentro i bilanci del 2019. Ancora in calo la spesa sanitaria
Quasi otto miliardi di euro di trasferimenti correnti alle amministrazioni “produttrici di servizi sanitari”. Fuori dal burocratese, per ospedali e Aziende sanitarie provinciali, meglio note come Asp. È una delle voci di spesa più corpose del bilancio consuntivo 2019 della Regione siciliana, pubblicato dall’Istat insieme a quelli delle altre Regioni italiane. Idati dell’Istituto nazionale di statistica– ancora provvisori – fotografano una spesa complessiva di oltre 20 miliardi. Il dato scende a circa 17 miliardi escludendo spese per conto terzi e partite di giro. Una fetta cospicua, come accennato, viene assorbita dalla Sanità. Leggi anche –Nove miliardi alla Sanità: come spende la Regione La Sanità pubblica siciliana costava circa il 38 per cento delle spese della Regione nell’anno precedente all’esplosione della pandemia da Covid-19, ma il dato risulta in calorispetto al consuntivo 2018, quando era del 42 per cento. E, in generale, la spesa sanitaria della Regione risulta più bassa rispetto a quella delle altre. Il Veneto, con una popolazione assimilabile a quella siciliana, spende più del 66 per cento in sanità, oltre nove miliardi su una spesa complessiva di poco più di 14. Non migliora il confronto con le regioni più popolose, del centro e del nord. Il Lazio supera il 50 per cento, con oltre 10 e mezzo miliardi su 21 totali. La Lombardia destina al comparto quasi il 63 per cento, 18 miliardi su 29 complessivi. Maggiormente in linea i dati di regioni a Statuto speciale come la Sardegna, che spende in sanità il 40 per cento del suo bilancio, tre miliardi su otto complessivi. Anche il Friuli Venezia Giulia destina al comparto una cifra simile, due miliardi e mezzo su sette complessivi, pari al 38 per cento. Tornando alla Regione siciliana, ad assorbire una buona fetta della spesa corrente, che vale 15 miliardi di euro, sono le competenze per il personale, che nel 2019 sfiorano i 740 milioni. Si tratta del 4,8 per cento della spesa corrente, e del 3,6 per cento delle spese complessive. Stavolta il confronto vede la Sicilia “in testa”. Restando sulle Regioni a Statuto speciale, la Sardegna destina al personale meno del tre per cento delle risorse complessive, stessa percentuale Friuli Venezia Giulia. Anche rispetto alle Regioni a statuto ordinario la spesa risulta più alta. La Lombardia spende meno dell’uno per cento, il Veneto poco più dell’uno, il Lazio e la Campania quasi il due per cento. Come accennato, le uscite complessive della Regione siciliana superano i 20 miliardi di euro. Una cifra nettamente più alta rispetto alle altre quattro regioni a statuto speciale, Sardegna (otto miliardi), Friuli Venezia Giulia (sette miliardi), Valle d’Aosta (un miliardo) e alle province autonome di Trento e Bolzano rispettivamente da cinque e sei miliardi. A proposito di autonomia, i dati pubblicati dall’Istat danno conto anche delle entrate derivanti da questo status. Per la Regione siciliana, nel 2019, non coprono nemmeno metà della cifra. Alla voce “tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali” troviamo poco più di nove miliardi.
