Rifiuti, Catania resta sporca. Cgil vuole confronto: “Trantino ci incontri”
Cgil Cataniachiederà un confronto al sindaco di CataniaEnrico Trantinoper affrontare il problema deirifiuti. Ci sonofondicomunali stanziati,lavoratoriimpiegati nella raccolta e anchesegnalazionida parte dei cittadini per i problemi legati alconferimento, ma la città resta sporca. In occasione della“Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, perCgile laFunzione Pubblica Cgil di Catania, è arrivato il momento di un confronto. Un confronto che arriverebbe comunquesuccessivamente alla scrittura del capitolato d’appalto per la raccolta, momento a cui il sindacato avrebbe voluto essere coinvolto. “Pensiamo che la cattiva gestione dei rifiuti nella nostra città dipenda dalla somma di tanti aspetti – spiegano ilsegretario generale della Cgil,Carmelo De Caudo, e lasegretaria generale di FP,Concetta La Rosa– bisogna guardare alruolo del Comunedelleaziendema anche, e ci duole davvero dirlo, alloscarso senso civicodi molti nostri concittadini. Sappiamo però che coinvolgere leparti sociali prima di scrivere i capitolati d’appalto sarebbe stata la soluzione più ovvia.Le prossime scadenze sono previste tra molti anni, pensiamo che l’amministrazione possa concertare insieme al sindacato alcune soluzioni che farebbero solo bene alla città”. Se controlli ci sono, spiega Cgil, “non arrivano ad ottenere l’obiettivo desiderato e andrebbero ripensati e migliorati” Per la raccolta dei rifiuti a Catania, il Comune conta su circa350 milioni di euroattraverso cui operano sul territorio diverse aziende. L’organico di circa900 dipendenti, compresi ungruppo di 110 lavoratori, recentemente stabilizzati ha, purtroppo, un contratti part time a 24 ore. La città è divisa in tre lotti. L’ appalto precedente, ammontava a circa320 milioni di euroed era stato affidato interamente allaDustyper tutta la città. Senza la suddivisione in lotti. In quel caso venivano impiegati850 dipendenti. Conti alla mano, i30 milioni di euro che vengono sborsati in più rispetto al passato, sono giustificati anche daiservizi aggiuntiviquali ad esempio pulizie dellecaditoiee lascerbatura, che richiedono tempo e manodopera. Secondo la Cgil e la FP Cgil i problemi di raccolta rischiano di rimanere invariati “proprio perché ladistribuzione dell’orariolavorativo nell’arco delle 24 orerimane ridotta rispetto al fabbisogno reale del servizio di raccolta“. Lo aggiungono i due segretari. C’è ancora una netta sproporzione tra laquantità di lavoratori impegnatinegli altri lotti equelli effettivamente attivi nel lotto più grande. Il “lotto centro”. “Consideriamo infatti – scrive Cgil – che il solo quartiere diPicanelloin cui vivono cinquemila abitanti, più o meno cioè quanto quelli serviti dal“lotto sud“, è appena unapiccola porzione del lotto gestito dalla Gema. Inoltre sappiamo che questi110 operatori aggiunti al parco operatori del “lotto centro”non coprono profili necessari come, ad esempio, quello degliautisti. Sono inquadrati solo con un contratto dispazzamentoeraccolta. Questo crea un esito davvero paradossale:esistono i mezzi meccanici per adempiere al servizio di raccolta dei rifiuti, ma manca chi si possa mettere al volante per guidarli”. Che fare allora? “Confrontarsi subito sarebbe il primo passo – concludono De Caudo e La Rosa – invitiamo il sindaco Trantino a incontrarci. Vorremmo conoscere eventuali piani a breve termine dell’amministrazione e partecipare ad essi con indicazioni e che provengono dalla nostra esperienza. Esperienza che, lo ricordiamo, nasce proprio dallo stare a fianco di chi ogni giorno lavora nel settore”.