Romina Power: parole mai dette prima in televisione | Finalmente la verità sulla scomparsa di Ylenia: le parole della Polizia
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Romina Power è tornata nello studio di Verissimo, ospite di Silvia Toffanin, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro Pensieri profondamente semplici. Quella che doveva essere una presentazione editoriale si è trasformata in un racconto intimo e profondo, capace di attraversare i momenti più luminosi e quelli più difficili della sua vita personale e artistica.
L’artista ha ripercorso gli anni del grande successo accanto ad Al Bano, ricordando come proprio nel periodo di massima popolarità si sentisse interiormente svuotata. Tra tournée continue e una vita sempre in movimento, Romina ha raccontato di aver perso il contatto con un senso autentico di appagamento, vivendo una distanza crescente da se stessa prima ancora che dal marito.
Il rapporto con Al Bano e una separazione senza rancore
Con parole misurate e prive di risentimento, Romina Power ha affrontato anche il tema della separazione da Al Bano. Ha spiegato come il sentimento non sia mai venuto meno, chiarendo che “non si smette mai di amare chi si è amato, soprattutto se lo conosci da bambina”. Tuttavia, l’amore non è stato sufficiente a mantenere in piedi una convivenza che era diventata insostenibile.
Romina ha voluto ribadire con decisione che la scelta di chiudere il matrimonio fu una decisione personale, smentendo le numerose versioni circolate nel tempo. Non ci furono tradimenti né dipendenze, ma una profonda difficoltà interiore che la portò ad allontanarsi. “Non stavo bene con lui né con me stessa”, ha spiegato, offrendo una lettura intima e lontana dalle semplificazioni mediatiche.
Oggi, ha raccontato, i rapporti con Al Bano sono sereni, anche se le loro vite non si intrecciano più nella quotidianità. Nel corso dell’intervista ha ricordato con affetto anche Jolanda, la madre di Al Bano, con la quale aveva costruito un legame profondo e autentico, simile a quello tra madre e figlia. Un ricordo che restituisce l’immagine di una donna capace di guardare al passato con consapevolezza e senza rabbia.

Ylenia Carrisi, il dolore che non si spegne e le parole sulla scomparsa
Il momento più toccante dell’incontro è arrivato quando Romina Power ha parlato della figlia Ylenia Carrisi, scomparsa nel 1994. Un dolore che, come ha spiegato, non si è mai attenuato e continua a influenzare il suo modo di vedere il mondo. Romina ha ribadito una convinzione che porta con sé da anni: “Non è morta, era un essere di luce”. Una frase che racchiude la sua fede personale e una speranza che resiste al tempo.
Descrivendo il dolore di una madre, Romina ha parlato di un sentimento che arriva all’improvviso e lascia senza respiro, capace di travolgere e abbandonare nel vuoto. Ha ricordato Ylenia come una ragazza libera, bellissima senza rendersene conto, capace persino di rimproverarle di avere “occhi spenti”. Un ritratto intimo che restituisce la complessità e la sensibilità della giovane donna.
Romina ha espresso parole molto dure anche sulle indagini legate alla scomparsa della figlia, sostenendo che non siano state condotte nel modo giusto. “Non sono state fatte bene. La polizia ci ha raccontato la qualunque per farci andare via”, ha dichiarato, raccontando di essersi sentita una presenza scomoda per aver cercato di portare luce in contesti oscuri.
Nel suo racconto ha spiegato che l’FBI rifiutò di occuparsi del caso, poiché Ylenia era maggiorenne e italiana. Nel corso degli anni Romina è tornata più volte a New Orleans, una città che ha definito “negativamente misteriosa”, convinta che la figlia possa essere stata rapita o ingannata, finendo in una situazione più grande di lei.
Nonostante le numerose segnalazioni arrivate nel tempo, nessuna ha mai portato a risposte concrete. La ferita, ha ammesso, resta aperta e continua a segnare profondamente la sua esistenza. Un dolore che non trova spiegazioni definitive, ma che Romina Power continua a raccontare con voce ferma, trasformando la memoria in un atto di resistenza e di amore assoluto.
