“Salva Casa”, convegno degli Ingegneri di Catania: “Determinante per l’edilizia”

“Salva Casa”, convegno degli Ingegneri di Catania: “Determinante per l’edilizia”

Cresce l’attesa per la conversione in legge deldecreto “Salva Casa”, che potrebbe avere un impatto determinante nel settore dell’edilizia, consentendo di regolarizzare alcune difformità negli immobili e introducendo novità per le amministrazioni comunali e i professionisti: è su questi aspetti che si interroga l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania,che ha coinvolto tecnici e giuristi, per analizzare il decreto ancor prima della sua ufficialità. “Al momento”, spiega il presidente dell’Ordine etneoMauro Scaccianoce, “abbiamo un tavolo di confronto aperto alla Consulta, per il recepimento della norma a livello regionale, e uno con il Consiglio Nazionale, da un lato  per apportare miglioramenti  al decreto rispetto al quale fino ad oggi sono stati propostioltre 500 emendamenti ma soprattutto”, aggiunge Scaccianoce , “per unripensamento dalle fondamenta del 380/2001“. “Le disposizioni del decreto salva casa per la loro complessità e ampiezza avranno certamente un impatto sull’operato degli uffici tecnici e sulleresponsabilità di tutti noi professionisti“, sottolinea il presidente, “specie con riguardo al tema della doppia conformità. Naturalmente l’aggravio di responsabilità necessita del giusto contraltare sul piano dei compensi. In ultimo in sede di conversione è auspicabile che si faccia chiarezza sullo stato legittimo degli immobili”. Se questa è la riflessione dei professionisti, quella delle Istituzioni punta i riflettori sulgoverno del territorio. “Molte leggi regionali”, commentaPaolo La Greca, vicesindaco del Comune di Catania e presidente del Centro Nazionale Studi Urbanistici, “prevedono la possibilità di varianti per interessi diffusi. Raccogliendo le proposte presentate ciclicamente dai cittadini. Questo è il motivo per cui l’abusivismo che si riscontra da noi viene meno da altre parti. Un approccio che certamente pone al centro della questione lapianificazione urbanistica e il governo del territorio, aspetti indispensabili per soddisfare le attese dei cittadini”. Un pensiero che lascia spazio al rischio dell’abusivismo, che, indubbiamente, per La Greca è un reato. Piuttosto, la sua osservazione si traduce nella necessità di “una ‘visione olistica’ delle attuali norme vigenti. Per una semplificazione efficace, strutturale e che garantisca un corretto governo del territorio”. Con il decreto ancorawork in progress, sono due gli aspetti essenziali su cui occorre soffermarsi. “In primo luogo”, dichiara il presidente del Centro Provinciale Studi Urbanistici di CataniaCarmelo Maria Grasso, “capire se il ‘Salva Casa” si presenti come una reale semplificazione. E se contribuirà al decongestionamento degli uffici tecnici. In secondo, quali saranno i parametri di conformità individuati e le tolleranze costruttive”. Risposte che hanno provato a dare i relatori principali dell’evento. Il direttore della Direzione Urbanistica del Comune di CataniaBiagio Bisignani, confermando il processo di adeguamento del DPR 380/2001, in attesa di una riforma integrale e organica, il cui scopo è agevolare la compravendita di alcuni immobili, gli interventi di miglioramento ed efficientamento. Il primo referendario TAR Sicilia e componente dell’ufficio massimario della giustizia amministrativaCalogero Commandatore, che, nonostante i buoni propositi, ha riscontrato alcuni punti poco chiari e irrisolti dal punto di vista regolamentare e applicativo. A confermare la confusione di parte del testo sono gli interventi della tavola rotonda – moderata da Carmelo Maria Grasso – a cui hanno preso parte il capo del Genio Civile di CataniaGaetano Laudani, il direttore del Parco dell’EtnaGiovanni Laudani, il dirigente della VI area del Comune di Aci CastelloAntonio Marano,il funzionario titolare P.O. Autorità di Bacino di CataniaSanto Scordoe il docente del dipartimento di Giurisprudenza UniCTGiovanni Di Rosa.A lui il compito di approfondire il tema del silenzio-assenso. Traendo spunto dalle modalità applicative previste da diverse norme e mettendo in risalto le ancora presenti criticità. Nella fase conclusiva – coordinata dal segretario dell’OrdineAlfio Torrisi– spazio alle considerazioni, domande e contributi dei presenti.