Scala dei Turchi, c’è l’accordo: è ufficialmente del Comune di Realmonte
“Realmonte, Città della Scala dei Turchi“. Questo, da anni è il motto ufficiale che campeggia sulsito del Comune dell’agrigentino. Ma solo da 24 ore l’amministrazione guidata dalla sindacaSabrina Lattucapuò affermare di avere la piena proprietà della scogliera di marna bianca diventata un’attrazione turistica internazionale grazie soprattutto al successo internazionale delCommissario Montalbano. L’area era infatti solo in parte pubblica: la famiglia Sciabarrà ne possedeva una gran parte. L’atto di cessione, a titolo gratuito, da parte dei privati al Comune è stato perfezionato il 26 settembre alla presenza del proprietarioCesare Sciabarrà, mettendo fine a una vicenda che si protrae da anni, ericostruita lo scorso giugno da FocuSicilia grazie all’avvocato Giuseppe Scozzari, legale della famiglia Sciabarrà. “Dopo 10 anni di battagliediMareamico, finalmente, la vicenda riguardante laScala dei Turchiha trovato una degnaconclusione. Oggi –scriveva l’associazione il 26 settembre sulla propria pagina Facebook– presso lo studio di un notaio, il bene ha cambiato proprietà: il legittimo proprietario, il dottor Ferdinando Sciabbarrà, ha donato la Scala dei Turchi alComune di Realmonte. Prestolo stesso Comune ricorderà questo atto di generosità del mecenate agrigentinocon unatargae poi si attiverà per costituire una fondazione, per la gestione di questo importante bene, probabilmente in collaborazione conl’Ente Parco Valle dei Templi, l’Università di Agrigento ed il Libero Consorzio Provinciale di Agrigento. Ovviamente Mareamico continuerà la consueta attività di controllo del sito”. “La Scala dei Turchi appartiene alla famiglia Sciabbarrà dalla fine dell’Ottocento –spiegava lo scorso giugno a FocuSicilia l’avvocato Scozzari– Divenutatroppo impegnativa da gestire da parte di un privato, e volendo esserederesponsabilizzatida qualsiasi vicenda patrimoniale, infortunistica, penale o amministrativa, gli Sciabbarrà avevanomanifestato l’intenzione di donare il bene al Comune di Realmontesolo in cambio di una targa di riconoscimento. Ma una serie di pastoie burocratiche addotte dal Comune ha impedito la definizione di questo processo”. Paure del resto confermate dagli episodi di cronaca: “Ogni anno almeno 5-7 persone subiscono degli infortuni”, spiegava il legale. Processo sbloccatosi solo nei giorni scorsi con soddisfazione di entrambe le parti. Il bene era del restogià gestito pubblicamentegrazie aun accordo stipulato nel 2022.