Lavoro, istruzione, popolazione: è disastro Sicilia, sempre agli ultimissimi posti in Europa per questi indicatori. L’isola non solo è sotto la media europea ma arranca con grande difficoltà per tenere il passo del Continente, e quasi sempre anche dell’Italia, ma non riesce proprio a stare attaccata al treno dello sviluppo, del benessere, della crescita della società in senso lato. Il fallimento della nostra Regione lo certifica Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, in un rapporto appena pubblicato e dedicato alle regioni in Europa. Tra i tanti indicatori presi in esame da Eurostat, brillano in negativo quelli relativi all’andamento della popolazione, all’età media, al livello di istruzione, al tasso di occupazione dei neolaureati, alla disoccupazione.
Età media alta
Il quadro, aggiornato al 2020 e in qualche caso al 2019, è sconfortante. Cominciamo a esaminare il dato sull’età media, che in Europa si attesta a 43,9 anni ma in Sicilia arriva a 45,5, segno di una popolazione invecchiata. In questo caso tuttavia la Sicilia registra una età media inferiore all’Italia in generale, che raggiunge quota 47,2 anni. Meglio dell’isola tuttavia fanno solo la Campania, che è perfettamente in linea con la media europea a 43,9 anni, e la provincia autonoma di Bolzano che presenta un’età media di 44,4 anni. La regione italiana più vecchia in assoluto è la Liguria, con 51,2 anni di media, superata in Europa solo da una regione della Germania, Chemnitz, quasi al confine con la Repubblica Ceca, che ha la popolazione più vecchia in assoluto, con una media di 52 anni. L’età media alta può dipendere da vari fattori, avverte Eurostat, tra cui un’aspettativa di vita alta ma anche una scarsa natalità e l’emigrazione, per esempio, di giovani che cercano lavoro altrove.
Aspettativa di vita e calo della popolazione
L’aspettativa di vita in Sicilia non è particolarmente alta. Nel 2019 l’aspettativa alla nascita era di 80,2 anni per i maschi e di 84,3 per le femmine. In Europa molte regioni fanno meglio. Per esempio Madrid è al vertice di questa classifica con aspettativa di vita pari a 83 anni per gli uomini e oltre 88 per le donne. La popolazione siciliana inoltre è in declino dal 2015, ma con una tendenza ad accelerare negli anni 2018, 2019, 2020, con cali percentuali rispettivamente del 3,3, 3,1 e 4 per cento. Nel 2020 i residenti in Sicilia erano scesi sotto i cinque milioni.
Pochi laureati e pochissima occupazione
Il calo della popolazione siciliana sembra spiegarsi anche con l’analisi dei dati relativi alla disoccupazione, che nell’isola raggiunge il 17,9 per cento complessivo. Drammatico anche il dato sulla disoccupazione giovanile che raggiunge il 48,3 per cento. Un dato coerente con altri disastrosi indicatori. La Sicilia ha una delle percentuali di laureati più basse d’Europa, il 14,9 per cento. È la peggiore in Italia e nel Continente fanno peggio solo alcune regioni della Romania e un della Repubblica Ceca. L’isola è invece penultima in Italia per quanto riguarda la percentuale di occupazione dei neolaureati, che arriva esattamente a un terzo del totale con il 33,3 per cento. Ultima regione italiana in questa classifica è la Calabria con il 32,1 per cento, contro una media europea (nel 2019) del 78,7 per cento. Per dire delle enormi differenze tra nord e sud del nostro Paese, la provincia autonoma di Bolzano è all’85,1 per cento, sopra anche della media europea.