Scuola, altro che AI. Si fa informatica senza avere laboratori e computer
Scuola, informatica, computer. Sembra tutto facile ma leaule di informaticanelle scuole siciliane non ci sono o sono pochissime. Così, mentre a Jesi, in provincia di Ancona, entra in classe una nuova materia, “intelligenzaartificiale“, in Sicilia come in molte altre zone d’Italiamancanoi laboratori attrezzati con pc. Acquisire lecompetenze digitalidi base diventa quindi più difficoltoso. Nessuno, tra icapoluoghidell’Isola, ha una dotazione completa, o quantomeno molto alta, di aule informatiche negliistituti. Spicca soloTrapanicon 38 istituti attrezzati su 54, mentre aPalermosi arriva solo a 56 aule informatiche su 330 istituti (il 17 per cento) e aCatania, addirittura, neanche un’istituto su dieci ha l’aula di informatica. Ci si ferma a un preoccupante 8,5 per cento: il laboratorio c’è solo in 15 istituti su 177 della città (l’8,5 per cento). L’elaborazione è diOpenpolis, su dati del ministero dell’Istruzione. Leggi anche –Scuola professionale verso il “4+2”. Ma il percorso “duale” al Sud non va In unItaliaa macchia di leopardo, solo nelNorde in parte nelLazio, la mappa di Openpolis che sintetizza la dotazione di aule informatiche negli istituti scolastici èriccadiblu, che indica l’alta presenza dilaboratoriattrezzati. In molte altre zone, la colorazione è invece molto sbiadita. InSicilia, ci sono poche, piccole macchie di un blu profondo. Come Motta S. Anastasia, in provincia diCataniao Portopalo di Capo Passero, nelSiracusano. Aidone in provincia diEnna, Antillo o Ucrìa, nel Messinese. Ancora Chiusa Sclafani, Lascari, Gratteri o Ventimiglia di Sicilia, nelPalermitano. Sono tutti piccolissimi centri, quasi sempre disseminatinell’entroterrasiculo. Paesi con una o due scuole in totale dove, paradossalmente, le aule di informatica si trovano sempre. Si sta meglio in provincia, si potrebbe dire, almeno da questo punto di vista. Leggi anche –9 milioni di euro per il tempo prolungato a scuola in Sicilia Secondo il secondo rapporto nazionale diEurispessulla Scuola e l’Università, la qualità delle aule e degli ambienti scolastici èinadeguatanell’opinione del 62,3 per cento dei docenti delle Isole e del 51,7 per cento di quelli delSud. Nel Nord-Est invece il giudizio è positivo per il 57,7 per cento dei docenti. Nello specifico, ladotazione informaticanon è adeguata per il58,5 per centodei docenti delle Isole; risulta invece adeguata per i docenti di Centro, Nord-Est e Nord-Ovest. Dalla carenza si passa all’eccellenza, con una scuola italiana in cui si studia persinol’Intelligenza artificiale. È il “Pieralisi” di Jesi (Ancona) che ha introdotto in via sperimentale, primo istituto delle Marche e uno dei pochi a livello nazionale, un’ora a settimana di AI all’interno dell’Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni. Leggi anche –Energie per la scuola: giovani appena diplomati lavorano con Enel Dati a parte, spesso non c’è un’assenzatotaledi risorse o attrezzature. Le scuole si dotano di attrezzature grazie ai fondiFesr, inoltre i finanziamenti erogati durante il Covid sono staticonsiderevolie adesso si attendono anche le nuove dotazioni delPnrr. “Alcune aule informatiche, però – spiega MariaTrovato, presidente regionale diDirigentiscuola.org e dirigente dell’Iis “Marconi-Mangano” di Catania – non diventano nell’immediato disponibili perché ci sono problemistrutturali. Ad esempio infiltrazioni d’acqua che costringono le scuole a tenere chiusi i locali per problemi disicurezza“. Le attrezzature informatiche ci sono ma diventano così inaccessibili. Leggi anche –Scuola, in classe senza sicurezza. Edifici vetusti a rischio crollo C’è poil’obsolescenzadei laboratori di informatica. “Il Ministero, quando eroga i finanziamenti – aggiungeTrovato– non pensa che la tecnologia si possa guastare e abbia bisogno di una manutenzione costante. Quello che arriva ora è nuovo, ma dopo un anno? Non lo sappiamo. Però non ci sono risorse per lamanutenzione. La questione si fa ancora più complessa nelle scuole di base, dove non ci sono gli assistenti tecnici”. Un problema sottolineato anche da GasparePapa, coordinatore provinciale dellaGildadegli insegnanti di Palermo: “Si trovano sempre soldi perammodernarele aule informatiche, con fondi investiti per dotazioni che domani saranno obsolete e superate. Non si trovano invece soldi perl’ediliziascolastica– osserva – così aPalermoci sono istituti ospitati da 50 anni in palazzi adattati a scuola e dove si pagano affitti salati”.