Scuola CHIUSA anche a settembre: caos totale per tantissimi studenti | Altro che ritorno tra i banchi

Banchi di scuola - PxHere - focussicilia.it
Slitta ancora la partenza, ma la sensazione questa volta è che lo stop sarà definitivo. I genitori però insorgono.
Sembrano lontanissimi i giorni in cui i giovani ragazzi italiani si divertivano in piscina o al mare nelle lunghe giornate estive.
Effettivamente mancano ancora parecchi giorni all’inizio dell’autunno, ma tra pochissime ore le scuole riapriranno i loro cancelli, determinando la fine delle vacanze per milioni di adolescenti.
Non sarà lo stesso per un istituto che, ancora una volta, non aprirà i battenti in tempo per la nuova stagione didattica.
I genitori però hanno qualcosa da ridire.
Si inizia…ma non per tutti
Sono circa 7 milioni gli alunni che in questo 2025 dovranno rientrare nelle aule scolastiche e accomodarsi nei rispettivi banchi con lo scopo di crescere, apprendere e (perché no) fare nuove amicizie e conoscenze. Sarà un anno impegnativo, ma sicuramente ricco di soddisfazioni e obiettivi raggiunti da parte di moltissimi, così come per i docenti.
Il rientro sta procedendo a singhiozzo in tutta Italia, con alcune Regioni e Province autonome che hanno già aperto i battenti che hanno già dato il loro via alle danze dall’8 di settembre, mentre le ultime saranno la Lombardia (il 12), Puglia e Calabria (il 16). Ma ci sarà un’eccezione che non passa inosservata e che determina ancora una volta il fallimento di un sistema che inizia a scricchiolare e a fare acqua un po’ da tutte le parti. Stiamo infatti parlando di un istituto di Como, in Lombardia, che – nonostante le richieste decise da parte di molti genitori – non sarà funzionante nemmeno quest’anno.
Le porte restano chiuse
L’asilo Sant’Elia conferma quello che è diventato un vero e proprio record di chiusura che dura dal 2019. La causa sta nella programmazione di un massiccio intervento di riqualificazione che in realtà non è mai avvenuto, o quantomeno ultimato in modo da poter permettere il rientro a scuola degli studenti.
Ovviamente non è mancata la polemica – che va avanti da più di 5 anni – in cui le parti chiamate in causa devono fare i conti con la realtà dei fatti: l’edificio versa in condizioni di totale abbandono, così come le erbacce del giardino e gli arredi all’interno della scuola. I genitori dei piccoli studenti, specialmente coloro che vivono nei quartieri multietnici, protestano per la mancanza di alternative valide (ad oggi la soluzione trovata dalla giunta comunale continua ad essere il plesso Severino Gobbi di via Viganò). La speranza è che si possa attivare il Governo, ma intanto anche quest’anno le porte della scuola resteranno sigillate.