Scusate ma noi andiamo via da Palermo | Brutto colpo per il capoluogo siciliano, cittadini in lacrime e senza speranza

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Non c’è speranza per il capoluogo siciliano. Ogni tentativo è stato inutile, dunque l’addio è imminente. Ecco cosa è accaduto.
Palermo è una delle città più famose nel mondo, nonché capoluogo della Sicilia. Si estende ai piedi del Monte Pellegrino ed è circondata da sud-est al nord-ovest dall’anfiteatro naturale dei monti di Palermo. Abitata fin dalla Preistoria, in realtà la sua fondazione è stata attribuita ai Fenici tra il VII e VI secolo a.C. e la chiamavano Zyz che tradotto sta a significare “fiore”.
Il nome attuale deriva da un termine greco che significa “ampio posto” mentre gli arabi lo pronunciavano Balarm. Attualmente chiamata Palermo, una scelta fatta definitivamente in età moderna. Alcune sue testimonianze artistico-culturali rientrano nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, per esattezza sono 7 complessi monumentali.
Il Palazzo dei Normanni, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, la Chiesa di San Cataldo, la Cattedrale, la Zisa e il Ponte dell’Ammiraglio. Altri siti architettonici meritano di essere visitati, nonostante non rientrino nel Patrimonio dell’Umanità. Essi sono la cappella di Santa Maria all’incoronata, San Giovanni dei lebbrosi, i Qanat e i Bagni di Cefalà Diana.
Per quanto riguarda le riserve naturali, a Palermo Sono ne presenti 4: Riserva Naturale Capo Gallo, Grotta Conza, Monte Pellegrino e Grotta della Molara. Non mancano all’appello le ville e i giardini del Parco della Favorita. Eppure questo non basta per convincere qualcuno a restare.
Via da Palermo, spiacente. Sarà un addio?
Anche chi ama i piaceri della tavola può ampiamente essere soddisfatto per via della vasta scelta. I piatti tipici sono gli arancini, i cannoli, la cassata siciliana, la carità con brioche, pasta alla Norma e tanto altro ancora. Si tratta di vere e proprie delizie per il proprio palato.
Purtroppo pare che a qualcuno non sia andato bene Palermo e per questo motivo è stato necessario preparare le valigie per andare via. Andando nello specifico, al centro della questione Gloria Giorgianni, la produttrice a capo della società di produzione Anele.
Un’occasione mancata, grande rammarico
In poche parole, secondo quanto riportato sul sito balarm.it sembra che non sarà possibile girare il film su Biagio Conte al di fuori della Sicilia. Questo progetto cinematografico proposto dalla sua società, e ampiamente sostenuto dalla Rai fiction, non è stato ammesso al finanziamento da parte della Film Commission della Regione Siciliana.
“La mia idea era di girare il film tutto in Sicilia…Pensavamo di portare tutta la produzione a Palermo…Invece sono costretta a portare qui la produzione al minimo, forse per una settimana…Dobbiamo girarlo in un altro territorio”, e con le parole riportate da Gloria Giorgianni. Ci sarà un colpo di scena? Lo scopriremo prossimamente senza dubbio.