Semplificare la vita ai disabili si può ma i Comuni oziano: il caso del registro Cude

Semplificare la vita allepersone con disabilitàsi può, ma a volte, semplicemente, chi di dovere decide di non farlo. Il Decreto 5 luglio 2021 del ministero delle Infrastrutture ha istituito laPiattaforma unica nazionale informatica per le targhe associate al Cude (Contrassegno unificato disabili europeo), che permette ai possessori di non portare sempre con sé il documento cartaceo, per usufruire dei parcheggi riservati e degli altri servizi per la disabilità. Con questo nuovo sistema, ilcontrassegno viene associato a una targache potrà essere cosìcontrollata digitalmente.Senza bisogno diesporre l’originale(che così il disabile non può portare con sé per godere dei suoi diritti altrove) o di esporsi a sanzionimostrando una fotocopia.Una soluzione semplice ed efficace, che però non viene percorsa. Secondo ilPortale dell’Automobilista,piattaforma di servizi di e-government deldipartimento per la Mobilità sostenibiledel Ministero,solo 19 Comuni su 391 della Siciliahanno aderito alla piattaforma. Conti alla mano, meno del 5%. Leggi anche –Disabilità, Consiglio di Stato: no a costi extra in aereo per gli accompagnatori Dei nove capoluoghi siciliani,soltanto quattro hanno aderitoalla piattaforma. Si tratta diPalermo, Catania, Siracusa e Caltanissetta.Tra le Città metropolitane manca all’appello soltantoMessina,tra i capoluoghiRagusa, Agrigento, Trapani ed Enna.Quanto agli altri Comuni, è ilLibero consorzio di Siracusaa ospitarne di più (Lentini, Carlentini, Augusta, Sortino e Avola), seguito dalleCittà metropolitane di Catania(Acireale, Mascalucia, Gravina e Mirabella Imbaccari) ePalermo(Carini, Prizzi e Corleone). ILiberi consorzi di Ragusa e Trapanine ospitano uno ciascuno, rispettivamente Scicli e Campobello di Mazara. Se l’adesione dellecittà siciliane alla piattaforma Cudeè modesta, la situazione non cambia di molto a livello nazionale. Ad averla attivata sono solo 467 Comuni su 7.896, poco meno del 6%. Mancano all’appello città importanti comeRoma, Napoli, Genova, Bologna e Firenze. In questi grandi centri, come insettemila altre città italiane,i cittadini disabili sono costretto a utilizzare il vecchiocontrassegno cartaceo,con tutte le difficoltà del caso. Leggi anche –Catania città “disabile”. Difficile viverci. Vita da ciechi nella città dell’Elefante Una è quella sottolineata nei giorni scorsi dalComune di Palermoin merito all’Aeroporto “Falcone e Borsellino”,e in particolare al parcheggio per i disabili. Lo scalo, infatti, ricade amministrativamente nel territorio delComune di Cinisi,che non ha ancora attivato la piattaforma. Al momento, insomma, valgono le vecchie regole. “I passeggeri disabili non possonolasciare il certificato in auto,dovendo necessariamente portarlo sempre con sé per utilizzarlo in altra sede”, scrivepalazzo delle Aquile.Gli interessati hanno chiesto “di non essere soggetti a contravvenzioni, una volta riconosciuto, al momento dell’ingresso in aeroporto, il lorodiritto alla fruizione del servizioda parte della Società di gestione”. A quel punto gli enti coinvolti – assessorato alleAttività Politiche Sociali del Comune di Palermo, Comune di Cinisi, Gesap, Garante dei Disabili e Comitato dei Diritti delle persone con disabilità– si sono attivati per trovare una soluzione. “Il Comune di Cinisi ha già avviato le procedure di iscrizione allapiattaforma nazionale dei contrassegni unici“. Leggi anche –Regione, 35 milioni ai disabili gravissimi. Pagata in anticipo mensilità di luglio I vantaggi per icittadini con disabilitàvanno ben oltre la possibilità diusufruire dei parcheggi cittadini.Mettere a sistema le informazioni permette di agevolare i disabili anche in trasferta. Grazie allanuova gestione delle autorizzazionigovernata a livello nazionale, si legge sul Portale dell’Automobilista, “chi appartiene a un Comune aderente alla piattaforma e devespostarsi in altro Comuneanch’esso aderente alla piattaforma, non dovrà piùcomunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitatoo nelle strade e corsie dove vigono divieti e limitazioni”. Tanto maggiore è ilnumero dei comuni aderentialla piattaforma, insomma, tanto più ampi saranno ivantaggi per i possessoridel contrassegno, che potrannoutilizzare i servizi a loro dedicatisenza ulteriori adempimenti. “I Comuni che aderiscono alla piattaforma saranno in grado diriconoscere le targhe registrate alla Piattaforma.In tutti gli altri Comuni che ancora non hanno aderito alla piattaforma, continueranno a valere lemodalità operative precedenti“.