Si esce una volta al giorno. Consegne vietate la domenica

La nuova ordinanza firmata da Musumeci limita le uscite. Chi ha un’attività è obbligato a usare mascherine. Consegne a domicilio ferme la domenica. Niente gite a Pasqua “Le uscite per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, sono limitate ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare”. È la nuova misura contenuta nell’ordinanzafirmata dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. Novità anche per chi continua a operare nelle attività ritenute essenziali e per i suoi clienti. “È inibito l’ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti al dettaglio, se provenienti da altri Comuni”. Ma soprattutto, “negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all’aperto, gli operatori sono tenuti all’uso costante di mascherina, all’utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante”. Nel caso in cui non sia possibile mantenere la distanza di un metro tra persone, la Regione introduce “l’obbligo di coprire naso e bocca”. Non solo con “una mascherina” ma anche “con altro adeguato accessorio”. La regione chiarisce, una volta per tutte, un punto che era statoapplicato in modo disomogeneo sul territorio: la chiusura domenicale si applica a tutte le attività, “anche ai servizi di consegna a domicilio”, fatta eccezione per i farmaci e per i prodotti editoriali. Leggi anche –Delivery in crescita, ma il blocco domenicale è un pasticcio Rimangono interdetti alla fruizione i
parchi, le aree gioco, le ville, i boschi, i giardini e ogni altro
spazio pubblico, la cui sorveglianza spetta al Corpo Forestale.
Restano vietati, anche nel periodo di Pasqua, “gite fuori porta”
e lo spostamento verso “seconde case e verso luoghi di
villeggiatura”. Gli spostamenti dei passeggeri via mare da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa sono assicurati con quattro corse giornaliere andata e ritorno, tra le 6 e le 21. Ma, tra il 10 e il 13 aprile, sono consentiti “esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari e per comprovati motivi di gravità e urgenza”. I controlli saranno intensificati. E per farlo il Coordinatore dell’Unità di crisi sanitaria metropolitana di Messina è autorizzato ad assumere “un adeguato numero di medici” “fino al termine dello stato di emergenza”.