Siccità: mai così poche piogge dal 1921 in Sicilia. Crisi per foraggio e agrumi

Siccità: laSicilianelsecondo semestre del 2023ha visto laquantità più bassa di pioggia dal 1921, ovvero da quando esistono i rilievi delServizio Idrograficoregionale. A darne informazione è ilSias, Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano. L’anno appena trascorso è stato indicato da Copernicus, il programma di osservazione della Terradi Agenzia Spaziale Europea (Esa)eCommissione europea, come“il più caldo mai registrato”a livello globale. Ma la situazione siciliana è comunque eccezionale, e sta avendo già gravi conseguenze per l’agricoltura:manca l’acqua per irrigarele colture, come quelle degli agrumi,ma soprattutto il foraggio per gli animali. “Secondo l’analisi delle serie degli Annali idrologici,mai infatti in Sicilia dal 1921 le precipitazioni erano state così scarsenel secondo semestre dell’anno, risultando, come media regionale, inferiori anche a quelle della grave siccità del 1977″, scrive l’organismo regionale. Leggi anche –Arance siciliane a rischio per caldo e malattie. Sul mercato frutta importata Dicembre è il quarto mese consecutivo con “pesanti deficit negli accumuli pluviometrici, determinando una situazione per alcuni versi del tutto inedita, anche a confronto con igravi periodi di siccità degli anni ’70 e ’80 e con quello del 2002“, scrive il Sias. Questo nonostante laquantità di pioggia media regionale, nell’ultimo mese del 2023, sia risultata di30 mm. Ma si tratta appunto di unamedia, frutto di “sole tre perturbazioni degne di nota”, oltre ad una serie numerosa di “eventi poco significativi, legati per lo più al transito di masse d’aria blandamente instabili”. Nel computo annuale degli eventi pluviometrici invece pesano glieventi estremi soprattutto di maggio e giugno. Eccessi, che “più che apportare beneficideterminarono danni significativi a diverse colture“, ricorda Sias. Leggi anche –Stato di calamità per l’agricoltura, c’è il via libera della Regione siciliana La siccità ha gravi conseguenze dirette sul mondo agricolo siciliano. SecondoLuigi Pasotti, dirigente dell’unità Sias di Catania,sonodue le maggiori emergenzeper il comparto. “La prima situazione gravissima – spiega Pasotti – è per gli allevamenti.Il foraggio è in quantità meno della metà dell’anno precedente, con leballearrivate aprezzi altissimiper la scarsità dell’offerta”. Ma soprattutto “manca il foraggio naturale: in Sicilia in molte zone da pascolonon cresce un filo d’erba. E con il freddo, anche se ci avviciniamo a un periodo conmaggiori perturbazioni a partire dall’Epifania, non ci sarà più crescita di erba sufficiente”, spiega l’esperto di Agrometeorologia. Il secondo aspetto è invece quello più noto, rilevato a più riprese dagli agricoltori:c’è poca acqua nelle falde“edestrarla da quote basse costa moltissimoper l’energia necessaria”, sottolinea Pasotti. Particolarmente a rischio èl’irrigazione degli agrumi. “Varietà come iltaroccosono già pronte, ma per le varietà tardive si continua a irrigare con costi insostenibili”.Meno preoccupanteappare invece la situazione per ilfrumento, che “dovrebbe resistere fino a un periodo di maggiori perturbazioni”, conclude Pasotti. Secondo i dati raccolti a livello regionale, ilnumero medio di giorni piovosi a dicembre è stato pari a 5, ampiamente variabili tra gli zero eventi registrati dallastazione SIAS di Agira (EN), che ha registrato unaccumulo inferiore al 96 per cento della mediadel periodo, con piogge che non hanno raggiunto1 mm giornaliero, e gli11 giorni di Pantelleriache si trova invecesopra la media, ma solo perché “interessata tra l’altro dalla promettente depressione che il giorno 18 si è sviluppata soprattutto sullo Stretto di Sicilia, interessando poi solo marginalmente la terraferma”, spiega il report dell’organismo regionale. Ilmaggior numero di giorni piovosi, in genere tra 6 e 9 giorni, è stato sullafascia tirrenica, mentre sono risultatepenalizzatedagli eventi, in genere con soli 2-4 giorni piovosi, “soprattutto leprovince di Agrigento, Enna e Caltanissetta“. Tra le stazioni SIAS, ilmassimo accumulomensile è stato registrato dalla stazioneNaso (ME) con 130 mm in 8 giorni piovosi, mentre il massimoaccumulo giornalieroè stato registrato ilgiorno 15 a Termini Imerese (PA) con 33 mm.