Siccità, Regione istituisce cabina di regia. Colloquio tra Schifani e Musumeci

Siccità, Regione istituisce cabina di regia. Colloquio tra Schifani e Musumeci

Lasiccitàcontinua a mordere laSicilia,e laRegionecorre ai ripari per cercare di farsi trovare pronta alla prossima stagione estiva, quando lealte temperaturee lescarse precipitazionipotrebbero rendere ancora più difficile la situazione. Da palazzo d’Orléans fanno sapere che è stata istituita, su proposta del presidenteRenato Schifani,lacabina di regia per l’emergenza idrica.Lo ha deciso il governo siciliano nel corso della riunione di giunta di oggi pomeriggio. La struttura avrà il compito diindividuare, stimolare e coordinare gli interventi più urgentie indifferibili permitigare gli effetti della crisi.Sarà guidata dallo stesso Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile siciliana,Salvo Cocina. Ne fanno parte poi: il dirigente generale del dipartimento regionale TecnicoDuilio Alongi;l’avvocato generale della RegioneGiovanni Bologna; Mario Cassaràdel dipartimento regionale Acqua e rifiuti;Antonino Granatadell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia;Giorgio Domenico Micale,professore ordinario di Teorie dello sviluppo dei processi chimici del dipartimento di Ingegneria dell’università di Palermo;Mario Rosario Mazzola,già professore ordinario di Costruzioni idrauliche presso l’università di Palermo, attualmente presidente della fondazione Utilitatis e componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici;Enrico Foti,ordinario di Idraulica dell’università di Catania;Salvatore Barbagallo,professore ordinario di Idraulica agraria dell’università di Catania;Salvatore Sammartano,capo di gabinetto del presidente della Regione. Gli assessori all’Agricoltura, all’Energia e alle Infrastrutture potranno liberamente partecipare alle riunioni della struttura, che si insedieràdomani pomeriggio a Palazzo d’Orléans. “Ho voluto questa struttura”, dice Schifani, “per definire strategie coordinate da un’unica regia e adeguate a contenere glieffetti negativi della crisi.Ma anche per accelerare sia la realizzazione delle infrastrutture necessarie sia gli interventi di ammodernamento volti alla riduzione delle perdite di risorsa idrica. Possiamo contare sul contributo di un team di professionisti che cisupporteranno da un punto di vista tecnicoe che daranno impulso alle azioni. La crisi che stiamo vivendo”, aggiunge il presidente della Regione, “è severa, qui come in altre regioni non solo italiane. Insieme col governo nazionale stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie anche perrisolvere problemi mai affrontati prima.Ci stiamo impegnando al massimo e i risultati si vedranno”. Proseguono le interlocuzioni tra laProtezione civile regionalee quella nazionale per la dichiarazione dello stato di emergenza in Sicilia per la grave crisi idrica. Il capo del dipartimentoFabrizio Curcioha già riscontrato la richiesta avanzata qualche giorno fa dal governo Schifani. Sulla scorta di precedenti che hanno visto coinvolte altre Regioni, la Protezione civile nazionale ha già indicato gli interventi immediatamente finanziabili per far fronte al contesto emergenziale estivo. Si va daipiani di distribuzione con le autobottiai serbatoi e accumuli temporanei, dagli impianti di pompaggio supplementari alla rigenerazione di pozzi o alla realizzazione di nuovi pozzi e sorgenti. E ancora, dai by-pass e dalleinterconnessioni tra le reti idriche esistentialla risagomatura degli alvei per convogliare l’acqua verso le prese. Oltre agli impianti temporanei per il trattamento e il recupero. A tal fine è stata chiesta unadocumentazione integrativae convocata un’apposita riunione tecnica tra gli uffici romani e palermitani. L’incontro si terrà giovedì mattina in videoconferenza. Oltre che sul piano tecnico, le interlocuzioni sono state avviate anche su quello politico. Il presidente della Regione,Renato Schifani,ha telefonato stamattina al ministro della Protezione civileNello Musumeci.“Nell’ottica della massima collaborazione istituzionale tra Regione e Palazzo Chigi”, dicono da palazzo d’Orléans.