Siccità, Regione: prelievi da dighe Prizzi e Castello per uso agricolo e zootecnico

Agricoltori e allevatori dell’Agrigentino,nel mese di agosto, potranno utilizzare a fini irrigui 800 mila metri cubi di acqua provenienti dagliinvasi Castello e Prizzi,oltre a quella dellatraversa Favara di Burgio.Lo prevede un’ordinanza appena firmata dalcommissario delegatoper l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia,Dario Cartabellotta.La decisione è stata presa a seguito della riunione di ieri sera a Palazzo d’Orleans della Cabina di regia, alla quale ha partecipato anche l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, e dalla quale è emersa “l’indispensabilità dellaseconda irrigazione di soccorsoper evitare ildisseccamentoe lamorte delle piante,con le ripercussioni economiche e sociali, di produzioni di altissima qualità quali l’arancia di Ribera Dope lapesca di Bivona Igp,per complessivi settemila ettari”. “È una scelta”, evidenzia il presidente dellaRegione SicilianaRenato Schifani“, per sostenere i nostri agricoltori e allevatori in un momento di estrema necessità e per proteggere epreservare le colture di eccellenza della nostra terra,ma anche il benessere economico e sociale delle comunità locali. Il governo regionale è al fianco del settore agricolo e zootecnico in un momento di particolare crisi e proprio per questo motivo ha già stanziatodecine di milioni di euro per limitare i danni dovuti alla siccità“. L’utilizzo dell’acqua perirrigazione di soccorso,anche delle aree fuori dal comprensorio consortile 3 di Agrigento, potrà proseguire eventualmente nel mese di settembre, previa verifica della necessità e delladisponibilità delle risorse.Per quanto riguarda la traversa Favara, la risorsa idrica potrà essere utilizzata fino al suo esaurimento, in vista dei lavori di dragaggio che saranno effettuati a settembre. Per gli invasiCastello e Prizzi,dovendogarantire la disponibilità anche per l’uso idropotabilee assicurare la salvaguardia dell’ittiofauna, il Consorzio di bonifica, i gestori degli invasi (dipartimento regionale Acque e rifiuti ed Enel) e i gestori del servizio idrico (Aica e Amap) dovranno attivare unmonitoraggio per prevenire le condizioni di crisie avviare, se necessario, il trasferimento dei pesci.