Sicilia, fondi Fsc per 6,8 miliardi. Oltre due sono solo per Ponte e inceneritori
Il prossimo accordo sulFondo di sviluppo e coesione(Fsc) assegnerà alla Sicilia risorse per6,8 miliardi di euro. Ma oltre due miliardi di euro sono già assegnati aPonte sullo Stretto e inceneritori. La cifra, cheaumenta comunque di circa 200 milioni la dotazioneinizialmente prevista di 6,6 miliardi, è emersa da un incontro tra ilministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e ilpresidente della Regione siciliana, Renato Schifani. Leggi anche –Costi, sicurezza, ambiente: le bufale sul Ponte sullo Stretto secondo Pendolaria Al netto di 2,1 miliardi già impegnati, ovvero1,3 miliardi di euro già previsti dalla legge per il ponte sullo Stretto di Messina, e degli altri800 milioni per la realizzazione dei termovalorizzatori– impresa per la quale lo stessoRenato Schifani è stato nominato commissario, seppur con forti dubbi sulla possibilità di utilizzo dei fondi– le risorse restanti sommano a4,7 miliardi di euro. Questi fondisaranno destinati, come previsto dalla normativa europea, a investimenti infrastrutturali significativie strategici nei settori dei trasporti, dell’ambiente e a valorizzare la quota di finanziamenti europei. La Regione nei prossimi giorni, fanno sapere da Palazzo d’Orleans, “definirà compiutamente la propria proposta, e la sottoporrà nel più breve tempo possibile ai previsti pareri parlamentari e, successivamente, al confronto con le amministrazioni centrali”. Leggi anche –Dl Mezzogiorno, la Camera approva. Decisioni “centralizzate” su Zes e Fsc Un percorso che consentirà di disegnare la programmazione delle risorse Fsc destinate alla Sicilia in coerenza con ilnuovo assetto ordinamentale introdotto con il decreto “Sud e Coesione”, che prevede un processo di condivisione tra governo regionale e quello centrale. “Stiamo lavorando insieme – hanno dichiarato il ministro Fitto e il presidente Schifani – per assicurare larapida conclusione della fase di programmazione delle risorsee avviare così la realizzazione di interventi strategici per il territorio siciliano”.