La notizia dell’approvazione da parte dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della nuova perimetrazione del Parco fluviale dell’Alcantara portando la superficie protetta dagli attuali 1.900 ettari a circa 30.000 ettari, per Legambiente Sicilia è un fatto estremamente positivo. E non solo perché si rafforzano azioni di tutela del nostro patrimonio naturale, ma anche perché viene dato un segnale preciso nella direzione del perseguimento dell’obiettivo del 30 cento di territorio protetto entro il 2030 previsto dalla strategia in materia di biodiversità approvata dall’Unione Europea.
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Al via le procedure per le nuove riserve
In attesa della definizione dell’iter amministrativo di ampliamento del Parco dell’Alcantara, che prevede ancora diversi passaggi amministrativi compreso il parere della IV Commissione dell’Ars e il decreto finale dell’Assessore Regionale all’Ambiente, occorre subito avviare le procedure per l’istituzione di nuove riserve naturali, da quelle previste dal Piano regionale del 1991 ed ancora non attuate (come Pantani della Sicilia S.O, Isola di Capo Passero, Bosco di Santo Pietro, Ingrottato lavico del Simeto), a nuove aree di particolare interesse naturalistico ancora non inserite nel piano come Pantani di Lentini e Gelsari, Scala dei Turchi, Capo Feto.
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Tutelare la biodiversità e il territorio
Questi sono alcuni dei punti salienti e decisivi del nostro progetto “Preziose X Natura”, che contiene le sfide di Legambiente Sicilia per la tutelare la biodiversità e contribuire all’obiettivo del 30 per cento del territorio e del mare entro il 2030 e che si arricchirà nel prossimo anno, dopo i numerosi appuntamenti che si sono svolti dallo scorso mese di maggio, con altre iniziative e manifestazioni nei territori interessati dalla nascita di nuove aree naturali.