Sicilia, l’eolico nelle riserve e i rischi per territorio e animali. La mappa di Lipu

InSicilial’eolicopiacee allo stesso tempopreoccupaper il suo impatto. Nel futuro dell’Isolaè prevista una forte accelerazione dell’attività di produzione dafonte rinnovabili. Una buona notizia, ma attenzionata dagliambientalistie anche dagliesperti del settore. Nei prossimi anni circa dieci progetti, da realizzare nella zona centro-occidentale, rischiano diimpattaresul territorio. Potrebbe così cambiare il rapporto con l’ambiente circostante –dalla convivenza con gli animali alla conformazione del paesaggio. Nelle scorse settimaneLipuha rilasciato unamappache regioni estakeholderspossono utilizzare perprogrammareuna pianificazione dell’attività eolica che rispetti in particolare l’habitat deivolatili. La mappa è stata tracciata per tutto loStivale. InSiciliasono circa unadecinai territori a maggior rischio di una sovrabbondanza o di una non giusta collocazione dell’eolico. Salta subito all’occhio lazona dello Stretto, dove è prevista la costruzione delPonte di Messina, ma, come noto, non ci sono parchi eolici. A Sud dell’Isola invece, dove i sistemi eolici sono presenti (e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro), il livello di pericolosità è alto e la presenza dell’eolico convive con leriserve naturali. Nelle scorse settimane un ingegnere delConsiglio regionale per la protezione del patrimonio naturaleha espresso i propri dubbi su alcuni piani che verranno sviluppati proprio in quelle zone. “Produrre energia elettrica in modo pulito è importante – ha dichiarato – ma alcuni di questi investimenti sono sovradimensionati, impattanti sul piano paesaggistico e perfino dello stesso inquinamento acustico”. Osservando la mappa realizzata dalla Lipu, il livello di rischio alto per gli uccelli, in particolare, copre la Sicilia amacchia di leopardo. Coinvolge zone dove l’eolico non è sviluppato e zone dove è presente. Nellacosta orientalelezone a sensibilità altaper gli uccelli si trovano nella punta estrema della provincia diSiracusa, così come in prossimità della città. Risalendo la costa, territorio ad alta sensibilità si trova aCataniae nellezone pedemontanedell’Etna. Spostandosi verso Nord, Lipu ha rilevato livelli di attenzione massima nel comprensorio diMessina, anche in città. Inoltre in coincidenza delParco deiNebrodie delleMadonie. APalermo, aTrapanie fino alle attenzionatissimeIsole Egadi. Ed è proprio a partire da queste zone, procedendo versoSciaccaeGelache – osservando la mappa – eolico, aree protette e territori ad alta sensibilità per gli uccelli si incrociano. La prospettiva dell’incremento dell’eolico previsto daFit for 55eRepower Eue dallo stessoPniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima)del Mase – ricorda l’associazione – nonché l’apertura di un nuovo capitolo dieolico offshore, rendono indispensabile una pianificazione della realizzazione degli impianti, effettuata con cautela e su basiscientifiche. Una procedura – ha aggiunto l’associazione – che fino ad oggi ècompletamente mancata, provocandodanni seri ad aree naturali e specie, in particolare agli uccelli. In Sicilia Lipu è presente con due oasi,Isola delle Femminea Palermo eBivonaa Gela. Con la riserva naturale delleSaline di Prioloa Siracusa e il centro diRecupero di fauna selvatica di Bosco Ficuzzaa Palermo. Il territorio è ovviamente presidiato anche dallaRegione Siciliana, con72 riserve naturali. Due si trovano nelle stesse zone presidiate da Lipu, Isola delle Femminile e Saline di Priolo. Una tra le aree marine protette regionali si trova alleIsole Egadi. Turistiche e naturalisticamente rilevanti, alle Egadi verrà realizzato il mega parco eolico“Med Wind” di Renexia. Non solo. Lungo tutto la costa Sud-Occidentale sono circadieci i progetti di parchi offshoreprevisti daSciaccae fino allaValle del Belìce. L’ingegnereMario Di Giovanna, membro delConsiglio regionale per la protezione del patrimonio naturalee esperto di energie alternative, agli inizi del mese di gennaio, aveva sollevato preoccupazioni sui piani. Li ha ritenuti sovradimensionati e impattanti sulpaesaggio. La presenza disette imponenti pale eoliche, ognuna alta fino a 200 metri, andrebbe ad inserirsi nel paesaggio dei comuni diMontevagoeSanta Margherita. Per questo la sindaca montevaghese,Margherita La Rocca Ruvolo, parlamentare all’Ars di Forza Italia, aveva convocato un’assemblea cittadina allo scopo di informare la comunità. Il piano si chiama“Portella”. Come spiegato ancora da Di Giovanna le pale che verranno installare saranno visibili in un’area estesa di almeno 10 chilometri, dalCretto di Burrial territorio diPartanna. Questo progetto si aggiunge a un altro chiamato“Del Giudice”, che prevede l’installazione di nove pale da 200 metri ciascuna traSambuca di SiciliaeMenfiadAgrigentoeContessa Entellinanel palermitano. Anche in questo caso gli abitanti di Sambuca, rappresentata dal sindacoGiuseppe Cacioppo, hanno espresso delle preoccupazioni per le conseguenze sul paesaggio. Proprio il paesaggio è uno dei motivi per Sambuca è tutt’oggi una meta turistica.