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Sicilia: pioggia allaga strade e aeroporti. Siccità superata? No, dighe quasi vuote

Cade troppa pioggia in Sicilia,come non accadeva da tempo, ma il terreno è impreparato e l’Isola si è allagata. Leprecipitazioni delle ultime ore“sono state molto forti e hanno creatodanni non trascurabili“, ma invocare il cambiamento climatico è eccessivo, “perché negli ultimi dieci anni ci sono statidiversi eventi simili“. E oltre al danno c’è la beffa, perché nonostante la pioggia abbia letterealmente allagato la Sicilia,l’emergenzasiccitàè ben lungi dall’essere risolta. “Non è piovuto in modo omogeneo, e in prossimità degli invasi più importanti non ci sono stati quantitativi elevati”. Luigi Pasotti, ricercatore delSias, Servizio informativo agrometeorologico siciliano,interviene su alcune imprecisioni relative all’ondata di maltempo in corso. Per il Sias “l’attuale fase perturbata ètutt’altro che conclusa,anche se l’evoluzione andrà meglio compresa a partire dallenuove analisi in corso di elaborazione”.Occhi aperti nelle prossime ore,insomma. Nel frattempo è già iniziata laconta dei danni.Ieri il presidente della RegioneRenato Schifaniha convocato la giunta, per “valutare l’elenco deidanni del maltempoe stanziare le prime risorse urgenti e necessarie ad effettuare gliinterventi in somma urgenza“. Leggi anche –Clima, Palermo e Catania impreparate. Vulnerabili agli eventi estremi Lesegnalazionisi susseguono da un capo all’altro dell’Isola. APalermo, nella giornata di sabato 19 ottobre, lastazione di rilevazione Siasha registrato 19 millimetri (mm) di precipitazioni giornaliere. L’aeroporto Falcone e Borsellinoha dovuto chiudere per diverse ore. La società di gestione Gesap parla di “allagamentiin alcune sale delterminal, in particolare nell’area bagagli”, nonché per “interruzioni di elettricitàche hanno impedito arrivi e partenze”. ACatania, dove sono caduti 44 mm d’acqua, un uomo è stato salvato mentre rischiava di essere trascinato via nellacentralissima via Etnea.ALicata(56 mm) è esondato il fiumeSalso, con gravi danni all’agricoltura. Secondo la Regione, “diverse abitazioni sono state evacuate per precauzione ealcune persone sono rimaste bloccate sui tettidelle automobili”. Nelleisole Eolie(47 mm), nel messinese, “quattro persone sono state evacuate”, mentre Anas segnala uninterruzione del trafficosullaSS 114,meglio nota come“Orientale Sicula”.Solo una delle molte strade interrotte a causa del maltempo. Leggi anche –L’Italia perde terreno: 120 mila ettari di suolo cementificati in 16 anni Una situazione difficile, di fronte alla quale come detto molti hanno chiamato in causa ilcambiamento climatico.Il fenomeno esiste, spiega Pasotti, ma non basta unaforte pioggiaper chiamarlo in causa, anche se buona parte della Sicilia si è allagata. “Leprecipitazionidi questi giorni rientrano nella variabilità che conosciamo. Se guardiamo il quadro generaleil cambiamento climatico c’è,pensiamo all’aumento delle temperature e alla prolungata siccità, ma non credo sia questa la situazione in cui scomodarlo”. Le cause dellescene drammatichedi queste ore, per l’esperto, vanno cercate altrove. “Pensiamo a Catania, che ha una situazione di vulnerabilità idrogeologica che è ben nota, con unterritorio completamente cementificato,dovela rete di smaltimento è insufficiente“. Una situazione che secondo Pasotti “è aggravata dallasabbia lavicacaduta nei mesi scorsi, che sicuramente in alcune zone della città ha diminuito ulteriormente la capacità diassorbimento delle acque“. Da qui l’emergenza, che richiederebbe“interventi strutturali”per essere affrontata. Leggi anche –Clima impazzito, città a rischio: 175 eventi estremi in Sicilia in 12 anni Chi sperava che le piogge avrebbero risolto l’emergenza siccità,d’altra parte, è rimasto deluso. “Dopo unprimo significativo sollievo ai suoli e alle colture,specie agliagrumiin maturazione, sono necessari ulteriori apporti per ripristinare pienamente le riserve idriche dei suoli”, scrive infatti il Sias. E sottolinea come sia necessario un “surplus” di acqua per alimentare “leriserve idriche superficiali e sotterranee“. Pasotti aiuta a decifrare il linguaggio tecnico. “Dopo unlungo periodo di siccità,è nell’ordine delle cose che prima che si debbano saturare i suoli prima che ci siano effetti sugli invasi”. Perrimpinguare le scorte d’acquadella Regione – che secondo l’ultimo aggiornamento del sette ottobre ammontano a 202 milioni di metri cubi, il48% in meno rispetto all’anno scorso– occorre aspettare. “Quello di queste ore è stato il primo evento importante dopodiversi mesi asciutti“, conclude Pasotti. “I prossimi speriamo sianopiù produttivi per gli invasi“.

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