Sicilia, Rinvio elezioni province incostituzionale. La sentenza della Consulta

La legge della Regione Siciliana n. 6 del 2023, che ha ulteriormentedifferito le elezionidegli organi deiLiberi consorzi comunali(corrispondenti, in Sicilia, alle province) e dei Consigli metropolitani, contestualmente prorogando la gestione commissariale degli stessi enti in Sicilia, viola gli articoli 5 e 114 della Costituzione ed è, pertanto, costituzionalmente illegittima.Lo ha stabilito laCorte costituzionale nella sentenza n. 172,depositata oggi, con la quale ha ritenuto fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevata dal TAR della Regione Siciliana. legge province sicilia illegittima No, non si tratta del recentissimo tentativo di rinviarle ancora. La proposta di tenerle in unadomenica compresa tra il 6 e il 27 aprile2025 invece che nell’annunciato 15 dicembre 2024 non è ancora stata formalizzata con la pubblicazione inGazzetta ufficiale della Regione Siciliana. Il Comune di Enna aveva impugnato di fronte al TAR quattro decreti del Presidente della Regione di nomina e di proroga dei commissari straordinari per il Libero consorzio comunale di Enna. La sentenza n. 172 della Corte costituzionale si riferisce al tentativo, il 18esimo, dello scorso anno:la legge n. 6 del 2023. Una legge promulgata il giorno prima del deposito della sentenza n. 136 del 2023, che aveva già dichiarato incostituzionale la legge n. 26 del 2022 con la quale erano stati fatti i tentativi precedenti. Insomma: la legge per il rinvio delle elezioni delle Province in Sicilia è illegittima. Leggi anche –Ex Province, giunta Schifani approva ddl: elezioni di 2° livello a ottobre 2024 Conseguentemente, il TAR aveva inviato gli atti alla Corte costituzionale, chiedendo cheanche quest’ultimo rinvio fosse dichiarato incostituzionale. La Corte ha ritenuto fondata la questione, richiamando i principi già espressi nella precedente sentenza n. 136 del 2024, nella quale aveva esortato la Regione Siciliana a porre rimedio a tale situazione senza ulteriori ritardi, attraverso iltempestivo svolgimento delle elezioni. La Corte ha nuovamente sottolineato come i continui rinvii delle elezioni, che si succedono dal 2015, abbiano sinora impedito la costituzione degli enti di area vasta in Sicilia, prorogando gestioni commissariali incompatibili con la loro natura di enti territoriali autonomi e costituzionalmente necessari.