Sicurezza sul lavoro, nel 2023 a Catania meno 28% di infortuni mortali. I dati Asp

Migliorano i dati dellasicurezza sul lavoro nella provincia di Catania:nel 2023 si sono registrati7.020 infortuni totali,contro i 7.588 del 2022 (meno 8,1 per cento) e14 infortuni mortali,contro i 18 del 2022 (meno 28,6 per cento). Complessivamente l’Asp di Catania ha condotto, su delega dell’Autorità Giudiziaria,45 inchieste di infortuni,di cui il 30 per cento solamente nel settore delle costruzioni. A fornire i numeri è ilDipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale etnea.“La sicurezza sui luoghi di lavoro”, sottolinea il commissario straordinarioGiuseppe Laganga Senzio,“è una priorità sociale e istituzionale che ci vede da sempre in prima linea. Non solo nell’assolvimento dei compiti istituzionali, ma anche nella promozione di unmodello partecipativo di prevenzione,di cui siamo stati fra i pionieri a livello nazionale, e che oggi trova la sua finalizzazione neiPiani mirati di Prevenzioneche abbiamo già attivato e che stiamo implementando sul territorio con tutti gli attori del sistema”. Due le Unità Operative in prima linea, afferenti all’Area Tutela della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Da una parte, il Servizio di Impiantistica ed Antinfortunistica (SIA), diretto daAntonio Leonardi, che guida anche il Dipartimento di Prevenzione. Dall’altra, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL), guidato daSanto De Luca. “Alla sicurezza sui luoghi di lavoro”, aggiunge il direttore sanitario,Antonino Rapisarda, “è dedicata una larga fetta del Piano regionale della Prevenzione che sul tema indica ben cinque programmi su 14. L’auspicio è che lapiena attuazione del Prp.Piano che rappresenta la roadmap per tutti servizi del Sistema sanitario regionale, possa concretamente incidere sull’abbattimento degli infortuni e delle malattie professionali”. Nella maggior parte dei casi, gli infortuni sul lavoro sono dovuti all’inadeguata valutazione dei rischida parte delle imprese. Ma anche alla manomissione delle attrezzature di lavoro e impianti, all’impiego di attrezzature e mezzi non rispondenti ai requisiti di sicurezza, oppure allamancata formazione e addestramento dei lavoratori.Ma anche alla carenza di adeguate misure di prevenzione e di protezione individuale e, non ultimo, alla mancata percezione del rischio del lavoratore. Le tipologie d’incidente possono ricondursi principalmente acadute dall’alto, schiacciamento, esplosione di apparecchiature in pressione.Pericolosi anche mancanza di protezioni nelle attrezzature di lavoro, ribaltamento di mezzi di lavoro, folgorazione. Nel corso del 2023 gli operatori del SIA hanno effettuato4.037 verifiche di sicurezzasu macchine, impianti, attrezzature. Il personale ispettivo dello SPreSAL ha, invece, eseguito, complessivamente,598 sopralluoghi. Di questi, 341 nel settore edile, 110 nel settore agricoltura e 147 nel terziario. Sono state riscontrate un totale di 498 violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, elevando 357 verbali di contravvenzione per circa 720 mila euro. Il Servizio ha, inoltre condotto45 inchiestedi infortuni, di cui il 30 per cento solamente nel settore delle costruzioni; ha effettuatootto sospensioni di attività imprenditorialenel settore delle costruzioni, a causa di gravi inadempienze in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; ha rilasciato138 autorizzazioni, pareri e nulla osta; ha esaminato115 ricorsiavversi di giudizi d’idoneità alla mansione rilasciati di medici competenti delle aziende L’Area “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, coordinata daAntonio Leonardi, espleta, inoltre, una specifica attività di assistenza, formazione, informazione e comunicazione per datori di lavoro, lavoratori, dirigenti, preposti, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, professionisti. “La formazione e l’adozione di buone pratiche nelle imprese rappresentano leve strategiche per l’abbattimento degli infortuni e delle malattie professionali”, spiegaLeonardi. “A tal fine stiamo lavorando, in ambito nazionale, alla stesura del nuovo Accordo Stato-Regioni sul riordino dell’intero sistema della formazione. Affinché la formazione possa essere sempre più concreta,on the jobe meno burocratica, permettendo di incidere significativamente sui comportamenti e sui processi lavorativi”. “Altrettanto importante”, aggiunge il dirigente, “è l’introduzione di sistemi di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi. Con particolare riferimento ai cantieri temporanei e mobili, che potrebbe anche intervenire nel ridurre alcune criticità nella “catena” dei sub-appalti. Come sottolineato proprio in questi giorni”. A proposito di qualificazione, nel 2023 gli operatori dell’Area “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” hanno effettuato anche un’attività di vigilanza suicorsi di formazioneorganizzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sono state condotte2.315 verificheex ante(prima dell’inizio dei corsi) ecinque verifichein itinere(durante lo svolgimento dei corsi). Inoltre vi sono state circa600 verificheex post, in ottemperanza al Decreto Assessoriale 1432/2019. Per quanto riguarda, invece, la promozione della sicurezza negli Istituti scolastici, è stato avviato uno specifico progetto, previsto dal Piano regionale della Prevenzione 2020-25, realizzando seminari informativi rivolti a docenti e studenti degli Istituti Scolastici di II grado. Nel corso dei seminari è stata altresì presentata la nuova pubblicazione del “Quaderno Operativo per la formazione dei docenti-formatori” ed. anno 2022. Nello specifico sono stati coinvoltisette Istituti secondari di II grado, circa 200 alunni e 50 insegnanti.