Siracusa, bene il G7, ma mancavano anche i bagni: Noi Albergatori fa il punto

Siracusa, bene il G7, ma mancavano anche i bagni: Noi Albergatori fa il punto

Mentre iministri dell’agricolturadelle sette nazioni più potenti del mondo discutevano del futuro del settore alG7 di Siracusa,le migliaia di persone presenti in città faticavano a trovare letoilette. A denunciarlo, che fa il punto sullariunione dei Sette Grandinell’Isola di Ortigia facendo notare come non tutto sia andato per il verso giusto. Certo, il G7 ha avuto “esito positivo”, avendo raggiunto “gli obiettivi fissati a livello internazionale”, mentre per quanto riguarda la città “porterà, senza alcun dubbio, nel prossimo futuro un ritorno d’immagine e ulteriori benefici al settore produttivo dell’interafiliera di agricoltura e pesca,e particolarmente al turismo”. Tuttavia, “l’endemica mancanza di servizi igienici, in un evento così importante, è stata una nota di demerito per una città a vocazione turistica che avrebbe bisogno di bagni pubblici, efficienti e puliti”. Ma non si tratta dell’unica mancanza fatta notare daNoi Albergatori, “con uno spirito critico esercitato in modo costruttivo e non contestatorio, nella prospettiva diospitare altri eventidi simile portata”. Proprio ilnumero di visitatori,ha detto Rosano, è stato uno dei problemi più ardui da affrontare. “Gli organizzatori hanno stimato che il G7 ha richiamato circa 350 mila  persone, attratte anche dalfascino di Ortigia,contribuendo a generare economia, non soltanto per Siracusa, ma per l’intero territorio”. Ciò ha portato gli alberghi della provincia “alla massima occupazione”, ma anche commercianti, ristoranti e bar hanno avuto “generosi ricavi”, generando “lavoro per i nostri giovani, sebbene precario”. D’altro canto i cittadini sono stati “obbligati apatire persino la libera circolazione“. Visto che sul piano della comunicazione “è mancato un approccio metodico sulla condotta che gli stessi residenti avrebbero dovuto assumere”. Insomma i siracusani “dovevano essere preparati con maggior anticipo al summit e non subirlo, come ingiustificatamente è avvenuto”. E non è servita la presenza deinumerosi comitati pro-Ortigia,che “con le loro divergenze, hanno sfasciato le medesime esigenze degli stessi residenti. Senza produrreconcrete soluzioni“. La pressione sulla città, prosegue il numero uno di Noi Albergatori Siracusa, sarebbe stata alleggerita installando glistand dell’Expoanche fuori da Ortigia. Tra le aree suggerite “Borgata-Piazza Santa Lucia e Villini-Pantheon e piazza Adda”, che avrebbero talaltro “potuto ricevere l’agognatariqualificazione“. Ciò non è avvenuto, generando caos sulla mobilità. Quest’ultima è diventata “una vera tragedia, aggravata dalla moltitudine di visitatori”. Per il futuro è tempo “diriconsiderare le variabili al traffico di via Malta, corso Umberto, via Catania, corso Gelonee degli ingressi in città”, poiché la viabilità “è al limite del collasso, anche senza G7”. Il ragionamento va esteso ai parcheggi, resi “tardivamente” gratuiti dall’amministrazione. I posti disponibili “sono stati presi d’assalto, in particolare quello di via Elorina. Da cui abbiamo tratto l’insegnamento che, se i parcheggi funzionano con i bus navetta, si può fare a meno diinvadere la cittàe il centro storico dalle auto”. Quanto al trasporto urbano, “ancorché rafforzato, non sempre è stato disponibile e visibile all’interno dell’APP Muoviamoci“. Una mancanza che “ha generato malcontento”, mentre piace l’idea “di mettere a disposizione l’Expo-pass a 10 euro per l’intero periodo”. Iniziativa da mantenere “per cittadini e turisti, con un abbonamento settimanale, senza limiti, a 10/15 euro per tutte le linee urbane”. Un capitolo a parte, come detto, meritano i servizi igienici, a partire “dallaritardata apertura dei bagnidell’antico mercato e dalla immotivata la chiusura dei WC ai giardini della marina: perché?”. Per gli albergatori la città di Siracusa “deve munirsi, in tempi brevi, di nuovi servizi igienici pubblici. Autopulenti, a pagamento, accessibili pure a disabili, da installare neipunti nevralgici della città“. Intervento particolarmente necessario soprattutto nelle zone del centro. A partire proprio “da Ortigia e dalle aree di maggiore transito e affluenza, predisponendo un’apposita App e altra segnaletica perindividuare prontamente i servizi igienici“. Sul piano infrastrutturale, prosegue Rosano, “ilgroviglio di autoda e per Ortigia dovrà far riflettere il Comune e prendere il coraggio a quattro mani di (ri)costruire il terzo ponte, necessario per dare una soluzione alle ripetute congestioni”. Un investimento necessario visto che “in caso dicalamità, i residenti di Ortigia e i turisti ospitati avrebbero grosse difficoltà ad evacuare in sicurezza”. Sempre in materia di sicurezza, “sarebbe utile costituire unagovernance permanente“. Con il compito di monitorare “la gestione degli eventi, di affrontare le emergenze e gli accadimenti in città. Mettendo a frutto l’esperienza del G7, al fine di evitare il ripetersi delle approssimazioni commesse”. In conclusione, secondo il numero uno diNoi Albergatori Siracusa,basterebbe un po’ di lungimiranza per di senso civico per affrontare i grandi eventi. “Occorre affrontare e risolvere le problematiche, quali il rispetto delle ordinanze comunali. Dentro cui c’è tutto quello che non occorre fare, a cominciare dagliabusi che vengono impunemente perpetrati“.