Oltre 500 persone, fra le quali il sindacoRoberto Lagalla,hanno partecipato allaraccolta fondi per i pazienti oncologici di Palermo.I palermitani hanno raccolto l’invito del parroco della chiesa di San Vincenzo de’ Paoli di via dei Quartieri, padre Calogero Di Fiore, e si sono riuniti nellaVilla del Gattopardo,messa a disposizione dallaFondazione Tommaso Dragotto,per partecipare, al culmine dei festeggiamenti per San Vincenzo de’ Paoli, alla santa Messa officiata dal Vicario episcopale donSilvio Sgroe, a seguire, al concerto di beneficenza “Ricomincio da te” scritto ed eseguito dallo stesso parroco p. Di Fiore con il gruppo parrocchiale “Nuova Aurora”.Sono stati raccolti fondi per garantire il funzionamento della casa di accoglienza parrocchiale di via dei Quartieri,che offre un tetto e ospitalità ai pazienti oncologici meno abbienti e loro familiari, ricoverati presso laCasa di cura La Maddalenae altrireparti oncologicicittadini. La solidarietà, che servirà ad aiutare anche i tanti bisognosi assistiti dalla parrocchia, ha coinvolto anche quest’annotanti benefattori istituzionali. Fra i quali la Fondazione Grimaldi, Federfarma Palermo, l’Ordine dei farmacisti di Palermo, imprenditori e professionisti. “Da diversi anni”, ha dichiarato Roberto Tobia, presidente diFederfarma Palermo,“sosteniamo la tenace opera assistenziale dipadre Di Fiore.Questo nostro impegno ha come effetto anche quello di rafforzare il ruolo sociale delle farmacie territoriali di prossimità e il loro legame con i cittadini e con le comunità di cui sono al costante servizio. Il fatto che quest’anno abbiano partecipato così tante persone in più all’iniziativa benefica della parrocchiaci dà conferma del consolidamento dello stretto legame tra le farmacie e la città tutta. E dimostra anche che i frutti di questa e altre iniziative di solidarietà vengono apprezzati e sostenuti sempre di più. Noi farmacisti continueremo il nostro impegno accanto a padre Calogero Di Fiore”. L’imprenditoreTommaso Dragotto,presidente dell’omonima Fondazione, così ha spiegato la scelta di mettere a disposizione la Villa del Gattopardo. “Padre Di Fiore è un vulcano”, ha detto Dragotto. “È mingherlino, ma il tanto che fa è opera di una grande testa e di un grande cuore. Non gli si poteva dire di no. In verità la bellezza della sua iniziativa ben si sposa con labellezza di questo monumento. Parte integrante del quartiere San Lorenzo. Così come la Chiesa, e tutte le persone che lavorano con noi sono una costola viva del quartiere e della parrocchia. Il nostro legame è fortissimo ed è naturaleaprire la Villa al quartieree a queste iniziative che tanto bene fanno a chi ci vive”.
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