Innovative, ma non nelle modalità di costituzione. Sono appena 157 su 520 le startup siciliane create usufruendo della modalità semplificata prevista ormai dal 2016. Una procedura online che permette di risparmiare tempo e soldi, come quelli da destinare alle scritture notarili. Nonostante questo sono state solo 35 quelle costituite con questa modalità in Sicilia dal 1 aprile 2019 al 31 marzo 2020, secondo i dati raccolti da Infocamere e Unioncamere all’interno dell’ultimo rapporto trimestrale gennaio-marzo 2020.
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In Sicilia solo 5 startup online su cento italiane
Il trimestre, caratterizzato dalla crisi economica per l’epidemia da Covid-19, ha visto in Italia la creazione di 215 nuove startup online, cinque in più del primo trimestre del 2019. E, se si considera il periodo da aprile 2019 a marzo 2020 le 35 startup costituite online rappresentano il 39 per cento del totale delle nuove avviate nell’isola nel corso dell’anno. Il dato pone la Sicilia al settimo posto a livello nazionale, e sopra la media nazionale del 32 per cento. In testa, in termini percentuali, c’è invece la Basilicata, dove le 17 startup costituite online rappresentano il 77 per cento del totale delle nuove aperture. Seguono Sardegna e Calabria, rispettivamente con 17 (il 55 per cento del totale), e 29 (51 per cento) nuove nuove startup costituite online. Se si guarda ai numeri assoluti però, la Basilicata con un totale di 42 startup innovative costituite online rappresenta appena l’1,4 per cento del totale nazionale. La Sicilia non fa molto meglio: le sue 157 sono poco più del 5 per cento del totale di 2 mila e 942. In Lombardia, prima regione d’Italia, solo nell’ultimo anno sono state create 233 nuove startup con modalità online, per un totale di 805, il 27 per cento di quelle presenti in Italia, con la provincia di Milano prima in Italia con ben 136 nuove imprese costituite online nell’ultimo anno: appena 20 meno dell’intera Sicilia.
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Attesa media 25 giorni, zero se si fa tramite gli Aqi
Il ricorso alla registrazione fai da te è possibile su due canali. Il primo, è il sito nazionale del registro imprese, utilizzato a oggi da oltre duemila nuove startup. Per loro il tempo medio di attesa per il completamento della pratica con l’inserimento nel registro delle startup innovative è stato finora di circa 30 giorni, sceso a 25 nell’ultimo anno. La seconda modalità è invece l’utilizzo dell’ufficio Aqi (Assistenza Qualificata alle Imprese) all’interno delle Camere di Commercio, che ha il vantaggio, oltre che di un controllo preventivo della documentazione, di una iscrizione immediata all’interno del registro startup innovative. Entrambe le modalità poi permettono di risparmiare i costi del notaio: circa 2 mila euro in media.