Stm Catania e contratto integrativo in stallo: venerdì si sciopera

LaFim Cisl siciliana, riunita a Catania inassembleaorganizzativa, ha sottolineato i due casi dellaEdisonNext Government e dellaStMicroelectronics, contrapposti dal punto di vista delle politichecontrattuali. La prima, che applicava solamente il Ccnl, dove il contrattointegrativopartirà il primo ottobre 2023. La seconda, dove la trattativa ha avuto unabattuta d’arresto.Si andrà così alloscioperodi gruppo indetto dal coordinamento Fim Fiom e dalle Rsu degli stabilimenti di Agrate e Catania pervenerdì29 settembre. Fim Cisl ha sottolineato come lacontrattazionesia “fondamentale per aumentare l’indice diproduttivitàaziendale e ridistribuire gli utili ai lavoratori e alle lavoratrici metalmeccaniche”. All’assemblea, aperta dalla relazione di PieroNicastro, segretario generale della Fim Cisl siciliana, ha partecipato GiovannaPetrasso, segretaria nazionale Fim Cisl. Presenti AngeloSardellae AntonioNobiledella segreteria Fim regionale. È intervenuto anche MaurizioAttanasio, segretario generale della Cisl catanese. “La contrattazione – affermaNicastro– è l’unico strumento utile a rendere le aziende più produttive ecompetitive.Allo stesso tempo più giuste ed eque nella distribuzione degli utili. Tante sono le piccole aziendemetalmeccanicheche hanno scommesso sugli accordiintegrativiaziendali – ha ricordato – sui premi di risultato con effetti positivi per le tasche dei lavoratori in termini disalario aggiuntivo, di welfare e di diritti aggiuntivi. A Catania, l’ultimo contratto integrativo aziendale in ordine temporale, approvato dai lavoratori a larga maggioranza, oltre l’80 per cento, è quello diEdisonNext Government, azienda del settore dell’energia. L’applicazione del contratto in Edison Next Gov consentirà incrementi delpremiodi risultato, reperibilità, tickets restaurant,l’indennitàdi vacanza contrattuale in welfare, banca ore solidale per ifigli, coniuge e conviventi in caso di gravi malattie e, in aggiunta,permessiper visita medica e per l’inserimento scolastici dei figli piccoli, miglioramento delle norme sullasicurezza, formazione e percorsi di professionalizzazione. Nella trattativa in corso sulrinnovodel contratto integrativo aziendale dellaStmc’è stata invece unabattuta d’arresto. Cosa che ha portato del coordinamento Fim, Fiom e le Rsu degli stabilimenti diAgrateeCatania, a indire uno sciopero di gruppo pervenerdì29 settembre. “L’azienda – spiegaNicastro– nonostante gli importantiutiligenerati negli ultimi anni, con una crescita a due cifre, soprattutto nel periodo della pandemia, ha messo a disposizione unasomma molto più bassadi quella richiesta per il ‘premio di risultato’ oltre a non concedere piùflessibilitàper la conciliazione di vita-lavoro. Non possiamo accettare cheStm, considerando che opera in un settore increscita esponenziale, con i continui investimenti che sono previsti sia a Catania che altrove,non valorizzii propri dipendenti riconoscendo importanti forme economiche aggiuntive e che frenerebbero lefughedalla Sicilia”.