Stop al Reddito di Cittadinanza. Sindaci preoccupati, cittadini disorientati

Lo stop al reddito di cittadinanza è arrivato per 169mila famiglie italiane. Nelle scorse ore hanno ricevuto dall’Inps un sms: è l’avviso della sospensione del beneficio a partire da agosto. L’ultima rata che hanno percepito è dunque quella del 27 luglio scorso. Un problema importante se consideriamo che nelMezzogiorno, nel 2022, hanno beneficiato del reddito di cittadinanza l’11,2 per cento delle famigliesecondo Istat. Un aiuto soprattutto per i cittadini diSicilia e in Campaniache così, sempre secondo Istat, hanno avutoun minor rischio dipovertàe unminor rischio di esclusione sociale. Non una risoluzione del problema, ma un’attenuazione. Proprio per questo i sindaci si dicono preoccupati e lanciano un appello al governo. “I sindaci sono pronti a fare la propria parte a condizione che si individui unpercorsoimmediato per dare risposte chiare ai cittadini. Per questo motivo chiediamo unconfronto col Governoper condividere unastrategia alternativache dia strumenti concreti ai primi cittadini per evitare che si ritrovino a mani nude in prima linea”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCISicilia. I rappresentanti dei primi cittadini di Sicilia si dicono “seriamente preoccupati poiché la notizia dell’sms che annuncia lo stop al reddito di cittadinanza a partire da luglio per169 mila famiglie italiane, sta già creando una situazione di apprensione che si sta riversando sui sindaci. Si tenga conto che il maggior numero dei percettori del reddito di cittadinanza si trova nel Meridione in particolare inSiciliae questa decisione presa dal governo nazionale sta piombando sui comuni dell’Isola senza un’indicazione precisa su quale possano essere le misure alternative di sostegno”. “Fermo restando che va contrastato l’abuso dello strumento, – conclude Amenta – rimane il fatto che molti cittadini sono disorientati e l’idea che molte famiglie perderanno unimportante sostegno economicoporterà nell’immediato ad una richiesta diaiutoai comuni. I sindaci non  hanno alcuna intenzione di tirarsi indietro rispetto a questa sfida ma vi è bisogno di risposte urgenti anche per scongiurare tensioni sociali”. Per il prossimo anno, poi, si aspetta lariformadel Reddito di cittadinanza. Come già annunciato dal governo e previsto neldecreto Lavoro, da gennaio 2024 le persone in difficoltà riceveranno un assegno “di importo non inferiore a 480 euro all’anno esenti dall’Irpef, erogato dall’Inps attraverso uno strumento di pagamento elettronico, per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi”.