Stranieri, in Sicilia sono sempre meno. Ragusa unica provincia sopra la media

InSicilia gli stranieri sono sempre meno. L’ultimo censimento Istat, con dati aggiornati al 31 dicembre 2021, conta184 mila i cittadini stranierisu una popolazione di4 milioni e 833 mila: sono solo3,8 cittadini su cento. Rispetto all’anno precedentesono 1.590 in meno i cittadini non italianiresidenti nell’Isola, una diminuzione che è incontrotendenzacon lapercezione del fenomeno migratorionell’opinione pubblica, main linea con quanto è accaduto nel resto d’Italia: tra la fine del 2020 e il 2021, èdiminuita del 2,7 per cento. Tuttavia lapresenza media di stranieri in Italia è di 8,5 ogni cento abitanti, e l’unica provincia siciliana al di sopra di questa soglia è Ragusa. I184.605 straniericensiti da Istat inSiciliaal 31 dicembre 2021 rappresentano il3,7 per cento della popolazione straniera residente in Italia. Oltre la metà dei cittadini stranieri risiede nelle tre province diPalermo(18,3 per cento),Catania(18 per cento) eRagusa(16,4 per cento del totale). Nelle due Città metropolitane, entrambe con oltre un milione di residenti, gli stranieri sono in entrambi i casicirca 33 mila, ma l’incidenza degli stranieri sul totale si ferma rispettivamente al2,8 per cento per il capoluogo regionalee al3,1 per cento per il capoluogo etneo, valori al di sotto della media regionale.Ragusaconpoco più di 300 mila residenti vede negli oltre 30 mila stranieri censiti il 9,5 per cento della popolazione totale. Quella iblea è del resto una provincia fortemente legata all’attività agricola dei lavoratori stranieri nella cosiddetta “area trasformata”, ed è anche l’unica provincia dell’Isola che negli ultimi dieci anni ha visto un sostanziale aumento della popolazione totale, aumentati di oltre 8 mila mentre il resto della Sicilia perdeva in totale 170 mila cittadini. Come detto, l’incidenza sulla popolazione residente degli stranieri è minore rispetto al dato nazionale (3,8 per cento contro 8,5 per cento).Trapani con oltre 20 milaresidenti stranieri, è dopo Ragusa quella con l’incidenza più alta, pari al4,9 per cento sul totale. SegueMessinacon il4,4per cento di incidenza (26.361 stranieri, terza in valore assoluto dopo Catania e Palermo). Gli stranieri censiti sono14.748aSiracusa(3,8 per cento),14.677 ad Agrigento(3,5 per cento della popolazione totale), mentre aCaltanissetta sono poco più di 7 mila(2,9 per cento di incidenza). Chiude la classificaEnna, che oltre ad avere il minor numero in assoluto (3.797 stranieri censiti al 31 dicembre 2021), ha anche l’incidenza più bassa, pari al2,4 per cento. In Sicilia la maggior parte dei cittadini stranieri proviene dall’Europa (39,7 per cento), il35,3 per cento dall’Africa, il22 per cento dall’Asiae il3 per cento dall’America. Sono residuali le presenze dall’Oceania e gli apolidi. I cittadini stranieri provengono da 164 Paesi del mondo, particolarmente daRomania (24,9 per cento),Tunisia (11,8 per cento)eMarocco (8,5 per cento). Tunisini esingalesi(oltre il 6 per cento del totale) presentano una particolare concentrazione rispetto al livello nazionale. In generale si presenta però una caratteristica comune a tutti glistranieri: l’età media è molto inferiore. L’indice di vecchiaiamedio, ovvero il rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione di età 0-14 anni moltiplicato per 100, segna per la Sicilia unamedia di 175, contro undato nazionale di 209,4. Per glistranieri in Sicilia l’indice scende a 22,6(28,2 a livello nazionale). L’indice inferiore si ha aRagusa(12,8 è l’indice di vecchiaia per gli straniericontro 174,1 generale), seguita daCaltanissetta(17,1 e 178,6) eAgrigento(20,4 contro 191,1 medio). La provincia con la popolazione straniera con indice di vecchiaia più alto è inveceMessina,che arriva a 35,7, un dato che si associa a unindice generale di 212, comunque il più alto della Sicilia e unico al di sopra della media italiana.