Ristrutturare, risparmiare sui consumi energetici e rendere più sicura la propria casa senza spendere un euro? A molti sembra impossibile, sospettano l’inghippo, il trucco, il raggiro, ma lo Stato italiano invece rassicura, e assicura che proprio di questo si tratta. Il provvedimento, di cui tutti hanno origliato qualcosa, visto che se ne parla ormai da quasi un anno, si chiama Superbonus 110 per cento.
Garantisce lo Stato
È proprio il governo, nella presentazione del neonato portale web sul Superbonus, ad affermarlo esplicitamente: “ll Superbonus 110 per cento è una misura di incentivazione, introdotta dal decreto-legge “Rilancio” del 19 maggio 2020, che punta a rendere più efficienti e più sicure le proprie abitazioni. Il meccanismo del superbonus prevede la possibilità di effettuare i lavori a costo zero per tutti i cittadini”.
Complesso ma possibile
Chiarissimo il concetto. Meno semplice invece l’articolato della misura, tra norme ed eccezioni, e sicuramente impegnativo l’iter per completare le pratiche e i lavori. Le complessità comunque non riguardano direttamente i cittadini, perché se ci si affida imprese solide e professionisti seri il percorso può essere sicuramente completato perché saranno loro a occuparsi di tutto, a patto naturalmente che ce ne siano i requisiti di base. Il provvedimento si può applicare a edifici o unità immobiliari residenziali, da parte di privati cittadini e riguarda anche i condomini.
L’importanza degli interventi trainanti
Partiamo da una distinzione fondamentale, la differenza tra interventi trainanti e interventi trainati. Il Superbonus si può attivare solo a condizione che si effettui almeno uno degli interventi trainanti previsti dalla norma. Si tratta di opere che riguardano il miglioramento energetico con l’isolamento termico dell’edificio, o la sostituzione degli impianti di riscaldamento, tipicamente le caldaie, in modo tale che l’efficienza energetica sia migliorata di almeno due classi. Nel caso si effettui un intervento trainante, si ha diritto di realizzare anche gli interventi trainati, che sono davvero tanti. I principali “trainati” sono la sostituzione di infissi, le schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo, l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica di veicoli elettrici. Insomma si configura una vera e propria ristrutturazione dal punto di vista energetico dell’edificio o dell’unità immobiliare su cui si effettuano gli interventi, che consentirà al beneficiario un notevole risparmio nella bolletta energetica e un aumento di valore dell’immobile.
Consolidamento antisismico
Altro, importantissimo, intervento trainante è il consolidamento antisismico della casa o del palazzo, anche in condominio. La Sicilia è quasi interamente a rischio sismico medio e alto, tranne alcuni comuni nella zona a cavallo tra Agrigento e Caltanissetta. Il rischio è considerato più alto nella Sicilia orientale, ma anche quella occidentale non è immune da possibili terremoti, come dimostra la storia sismica della nostra regione. In questo caso, attivando il superbonus sismico, come interventi trainati è possibile installare impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. L’intervento di miglioramento energetico è limitato a due unità abitative per cittadino, mentre nel caso del sismabonus non ci sono limiti sul numero delle abitazioni ristrutturabili.
Come ottenere l’incentivo
Ci sono tre modi per ottenere l’incentivo statale ed effettuare i lavori praticamente gratis. Si può usare la formula del credito di imposta, pagando le spese di tasca e recuperandole in cinque anni sulla dichiarazione dei redditi. Questo naturalmente presuppone la capacità di anticipare le spese per poi scalare l’importo dalle tasse annuali. Secondo metodo è lo sconto in fattura: in sostanza si chiede all’impresa che realizza i lavori di acquisire il credito d’imposta, scontando l’importo dal totale da pagare. Terzo metodo, molto più comodo e risolutivo probabilmente per la maggioranza dei cittadini, è quello della cessione del credito. In pratica il totale del bonus viene ceduto dal cittadino o dall’impresa a un terzo soggetto, ad esempio una banca, che in cambio fornirà liquidità. Questa norma dovrebbe consentire a chiunque, quindi anche a soggetti che non hanno possibilità di anticipare denaro, di ristrutturare la propria abitazione. Il fatto che il superbonus sia del 110 per cento garantisce che al cittadino vada il 100 per cento dell’importo dei lavori, visto che eventuali differenze (interessi bancari e altro) vengono assorbiti dal 10 per cento supplementare.
Il fattore tempo
Gli importi previsti per gli interventi su ciascuna unità immobiliare e sulle parti comuni dei condomini sono ritenuti adeguati a finanziare opere di qualità, che comunque saranno certificate. In certi casi si può andare anche molto oltre i 100 mila euro. È però importante cominciare subito l’iter per ottenere il superbonus: il tempo infatti non è illimitato. In questo momento la norma prevede che i lavori siano completati entro il 30 giugno 2022, oppure entro il 31 dicembre dello stesso anno a condizione che al 30 giugno siano stati già realizzati per almeno il 60 per cento.
L’Ance: norma da migliorare
Questa è una criticità segnalata durante una intervista a FocuSicilia, dal presidente dell’Ance Sicilia Santo Cutrone. Tra le altre cose, il rappresentante dei costruttori siciliani ci ha detto che “il tempo non sarà sufficiente per completare le opere. Abbiamo bisogno di più tempo e di snellire la burocrazia. Inoltre noi chiediamo che oltre agli edifici privati sia possibile applicare il superbonus anche alle strutture aziendali e turistiche. Per l’adeguamento antisismico pensiamo che sarebbe opportuno rendere permanente la misura”.
Cutrone, Ance: attenti alla sfida di Recovery Plan e Superbonus