Superbonus, rimpiangerai di averlo fatto: l’Agenzia ha appena inviato le lettere killer | Devi restituirlo immediatamente fino a 96.000 €

Superbonus

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Una comunicazione tutt’altro che piacevole, potrebbe essere recapitata a migliaia di beneficiari dell’agevolazione: già sta succedendo.

Per molti cittadini italiani, l’opportunità di un sostegno economico da investire nella ristrutturazione e rinnovamento della propria abitazione, è stata una di quelle occasioni da non farsi sfuggire.

Se non lo avete dimenticato, il Superbonus edilizio è stato il motivo di migliaia di ristrutturazioni in Italia in questi anni. Certo, una misura non esente da limiti, difficoltà, fraintendimenti, svantaggi, modifiche in corso di normativa.

Ma per molti contribuenti ne è valsa la pena. Almeno così sembrava fino a poco tempo fa, fino a quando molti di loro, di quelli che hanno usufruito del bonus, si sono ritrovati una lettera “killer”.

Una comunicazione nella loro cassetta della posta tale da togliere il fiato. Così è stato per almeno 3 mila contribuenti e non saranno purtroppo gli unici.

Superbonus: ecco perché rimpiangerai di averlo fatto

Quasi 3 mila infatti le lettere di compliance inoltrate nel mese di aprile dall’Agenzia delle Entrate e non saranno le uniche, visto che all’appello mancano almeno altre 12 mila comunicazioni che dovranno essere recapitate ai contribuenti che hanno beneficiato del tanto discusso Superbonus. Un’operazione che durerà almeno fino al 2027.

Perché mai questa lettera potrebbe arrivare anche a te, se sei tra coloro che hanno goduto dell’agevolazione per ristrutturare casa? Il motivo, molto serio, starebbe in una mancanza di cui sarebbero responsabili questi tanti beneficiari: non aver adeguato la rendita catastale all’aumento di valore dell’immobile.

Ricevere la lettera (Canva)-focusicilia.it
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Le lettere dell’Agenzia e il rischio per i beneficiari

Nel caso di ricezione della lettera, la cosa da fare, non sarà certamente piangere sul latte versato, ma cercare di risanare prontamente la situazione, aggiornando le rendite catastali, cosa che già in circa 1800 unità avrebbero avviato, più o meno il 60% dei beneficiari del Superbonus.

La raccomandazione del fisco, rivolta ai contribuenti, sarebbe quella di ricorrere a una valutazione supportata da parere tecnico circa la tipologia e l’entità dei lavori e del loro risultato e impatto sull’originaria consistenza catastale, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Il rischio per chi non adempie spontaneamente alla copertura dell’obbligo tributario, potrebbe essere un accertamento diretto dell’Agenzia o una multa tra i 1000 e gli 8000 euro.