Termini Imerese, lavoratori ex Blutec in bilico: preoccupa ricorso Sciara Holding

Termini Imerese, lavoratori ex Blutec in bilico: preoccupa ricorso Sciara Holding

Ilavoratori ex Blutec di Termini Imeresesono appesi a un filo: la prossima settimana, martedì nove luglio, il tribunale di Palermo dovrà decidere se accettare o meno ilricorso presentato da Sciara Holding e Smart City Group.Dalle due società c’è la massima fiducia nella giustizia amministrativa: “Ci auguriamo che, riscontrando quanto a suo tempo evidenziato, essa possa rapidamente enell’interesse dell’area, dei lavoratori e della nazionestessa rimediare aglierrori di valutazione compiuti in fase di gara,ripristinando quanto di diritto”. Diversa, invece, la “speranza” della Fiom-Cgil: “Ci auguriamo che il ricorso venga rigettato”, commenta Roberto Mastrosimone, “anche perché abbiamo definito con laHolding Pelligrauna serie di questioni che riguardano:la ricollocazione dei dipendenti, gli investimenti e le risorse pubbliche.Speriamo che ilricorso non vada a buon fine“. Leggi anche –Ex Blutec, l’allarme di Cgil e Fiom sulla cassa integrazione a rischio Se dovesse accadere il contrario, per la Fiom rappresenterebbe un“problema serio”:“Innanzitutto per laricollocazione dei dipendentie la futura reindustrializzazione”, sottolinea il sindacalista. Se dovesse esserci un blocco o l’accettazione del ricorso, si bloccherebbe la cessione epotrebbe prendere piede l’ipotesi di una nuova gara.Non solo. I sindacati sono sul piede di guerra: “Se dovesse essere accettato il ricorso, non escludiamo ogni azione legale contro il gruppo, compreso eventuali danni nei confronti deilavoratori ex Blutec e indotto“, fa sapere Mastrosimone. A tutto ciò, bisogna aggiungere una data fondamentale: il quattro novembre, giorno in cuiscadrà l’amministrazione straordinariadella cassa integrazione. La legge attualenon prevede una proroga. “Nel caso di accettazione del ricorso o blocco della cessione chiederemo al ministro Urso di lavorare su una norma che preveda la proroga dell’amministrazione straordinaria“, conclude Mastrosimone. Leggi anche –Ex Blutec a Pelligra, depositato il ricorso al Tar. Cgil: “Subito proroga Cig” In merito alla futuradestinazione dello stabilimento,si è già svolto un primo incontro. Secondo quanto riportato dai sindacati, l’imprenditore italo-austrialiano punterebbe alla logistica, come l’Interporto, e alcune suemissioni produttive.L’obiettivo è ristrutturare lo stabilimento, riqualificarlo e, successivamente, destinare una parte ad attività dirette del presidente delCatania Calcioe una parte riassegnata ad attività terze. “Sembra che abbia buoni propositi”, commentaVincenzo Comella,segretario regionale Uilm-Uil, “c’è la volontà di andare avanti. Devo dire che si respira un clima sereno”. PerAntonio Nobilel’aspetto positivo è la presenza di un’azienda, ilgruppo Pelligra,molto seria: “A noi fa ben sperare che effettivamente ci sia, visto che il quattro novembre è molto vicino e all’orizzonte si vede lafine dell’amministrazione è straordinaria.Speriamo ci sia effettivamente unasoluzione per tutti i lavoratori“. Leggi anche –Ex Blutec, Urso autorizza cessione a Pelligra. Il gruppo ha offerto 8 milioni Sono circa 540 ilavoratori ex Blutecattualmente incassa integrazione.Di questi, 350 dovrebbero essere riassorbiti da Pelligra. I restanti 190 hanno avuto garanzie, nei mesi scorsi, da parte della ministra del LavoroMarina Calderone.L’assessorato del Lavoro dellaRegione sicilianafarà per intero la propria parte mettendo a disposizione le risorse previste, che ammontano a 30 milioni di euro, sia per lepolitiche passiveche per quelleattivenecessarie afar ripartire il ciclo produttivo.I fondi risalgono al 2022 quando il Governo regionale ha approvato, nella Legge di Bilancio, un emendamento con il quale sono stati messi a disposizione dei lavoratori di Blutec 30 milioni di euro delfondo di coesione sociale europeoper percorsi di politica attiva eaccompagnamento alla pensione. Leggi anche –Ex Blutec, gruppo Pelligra si aggiudica bando. Regione: passo per rilancio “Le risorse sono in bilancio ma serve trovare lo strumento migliore per poterli utilizzare al meglio”, diceAntonio Nobile,segretarioFim-Cisl Palermo-Trapani.Lunedì prossimo si svolgerà un incontro per definire i percorsi di tutela dei 540 lavoratori ex Blutec, durante la quale saranno presenti irappresentanti del ministero del Lavoro, l’assessorato al Lavoro della Regione siciliana e i commissari straordinari di Blutec.Una questione a parte, invece, riguarda i lavoratori dell’indotto, in questi anni i più deboli e i meno tutelati. “Laripartenza dell’aziendadovrebbe rappresentare un volano per il territorio. Speriamo che si inseriscano ulteriori aziende e che dianoprecedenza a quei lavoratori che in questo momento stanno soffrendo più degli altri“, aggiunge il sindacalista. “Si parla di lavoratori di serie A e di serie B. Per noi sono tutti uguali. Oggi questi lavoratori vivono con circa400 euro al mese,ben lontani da quelli che sono ivalori della cassa integrazione“.