Tra Marsala e Tunisia scoperta la nuova via della droga | Dal mare 670 chili di hashish
Traffico di droga - fonte_Ansa - LaSvolta.it
La nuova via della droga è stata sgominata tra Marsala e Tunisia. Sono stati 670 i chili di droga sequestrati dalla guardia di finanza.
La Sicilia e la Tunisia sono divise semplicemente da un foglio di mare, una frontiera naturale tra due mondi, ma che sempre più spesso si rivela teatro di traffici illeciti che sfidano la legge e la vigilanza delle autorità. Proprio nelle ultime settimane, una nuova rotta è emersa tra le acque del Canale di Sicilia, una “via del mare” che collega le coste nordafricane con quelle trapanesi.
Le forze dell’ordine sono state impegnate a battere questa nuova rotta che non viene utilizzata da pescherecci in cerca di tonni o turisti in vacanze, ma da malviventi, pronti a far salpare imbarcazioni leggere e potenti, cariche di merce ben diversa: stupefacenti destinati al mercato europeo.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno portato alla luce un traffico internazionale che sfruttava la vicinanza geografica tra Marsala e la Tunisia per far transitare carichi di droga via mare.
Semplice immaginare come l’imbarcazione abbia impegnato enormemente le forze dell’ordine per via della sua rischiosità.
Una notte movimentata al largo di Marsala
Nella notte dello scorso 20 ottobre gli uomini della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Trapani, impegnati in un servizio di controllo congiunto, hanno notato qualcosa di insolito nello specchio d’acqua di fronte alla costa marsalese; secondo le testimonianze riportate ci sarebbe stato un gommone con un potente motore fuoribordo, partito da terra, si dirigeva verso il largo. I radar e i sistemi di sorveglianza hanno seguito il natante fino alle acque internazionali, dove è avvenuto l’incontro con un peschereccio tunisino.
Ecco che all’incontro delle due imbarcazioni vi è stato il trasbordo di diversi colli di grandi dimensioni, avvolti in teli azzurri. Nonostante il tentativo di dissimulare la manovra, le Fiamme Gialle avevano già predisposto un’operazione di accerchiamento. Ovviamente non è mancato il tentativo di fuga, durante il quale il conducente del gommone ha anche cercato di liberarsi del carico; eppure gli agenti sono riusciti a recuperare i pacchi, trovando all’interno 160 chili di hashish confezionati in panetti.

670 chili di hashish e cinque arresti: la nuova rotta del narcotraffico nel Mediterraneo
La Polizia ha bloccato il gommone a Marsala, invece la Guardia di Finanza ha inseguito il peschereccio e la fuga è terminata a poche miglia dal confine marittimo della Tunisia, dove i finanzieri hanno potuto abbordare l’imbarcazione, recuperando altri 11 colli di droga gettati in mare: in totale oltre 600 chili di hashish. L’intera operazione, condotta con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ha portato al sequestro complessivo di 670 chili di hashish, il più grande mai registrato nelle acque trapanesi negli ultimi decenni.
5 tunisini sono stati posti a fermo di indiziato di delitto per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, al momento 4 di loro restano in custodia cautelare in carcere, mentre un quinto è stato trasferito al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Milo, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Le imbarcazioni sono state sequestrate per permettere agli inquirenti di riuscire a indagare sull’accaduto.
