“La Sicilia quest’anno ha avuto riscontri molto importanti per i flussi turistici, ma è stata penalizzata da calamità naturali e sovrapprezzo dei biglietti aerei. Tuttavia, si sono fatti passi avanti importanti sul piano dell’offerta turistica, ottenendo grandi risultati. Sono in corso forti investimenti pubblici sulle infrastrutture e molti investimenti dei privati in nuove strutture ricettive di altissimo livello e in resort di lusso. C’è grande attenzione internazionale attorno a questa trasformazione ed evoluzione del settore nell’Isola, che il governo nazionale intende sostenere”. Lo ha affermato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo in streaming alla celebrazione della Giornata mondiale del Turismo organizzata a Palermo da Travelexpo e Logos. Santanchè, dialogando in diretta con l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, ha annunciato che il sette ottobre a Brucoli (Sr) si svolgerà un primo panel con il governo regionale e le associazioni dedicato alla messa a sistema delle potenzialità, per poi convocare al ministero un tavolo tecnico ‘Sicilia’ con Regione, Comuni, categorie e tutti gli attori della filiera.
Turismo, non si riesce a mettere a reddito l’Etna
“Il governo e il mio ministero, ma parlo anche del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del ministro dello Sport Andrea Abodi, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del ministro delle Imprese Adolfo Urso, siamo al fianco delle imprese siciliane”. Santanchè, appena rientrata dalla missione in Cina, Corea del Sud e Macao, ha riscontrato “tantissima voglia di Italia. Siamo la prima destinazione scelta dai cinesi e in generale dagli asiatici”. Il ministro ha però osservato che “c’è tanto lavoro da fare“, a partire dalla “valorizzazione e messa a sistema delle tante potenzialità che ha la Sicilia“. Ad esempio, “la Sicilia ha un vulcano vivo, come l’Etna, una bellezza che non si riesce a mettere a reddito, a partire dal distretto del vino e dalle tipicità della gastronomia e della natura. Sono sicura che ci sarebbero tantissimi turisti che andrebbero sull’Etna se fosse un po’ meglio organizzato. Sarebbe un’offerta turistica che non ha eguali al mondo”.
Turismo, Amata: “Superati i numeri del 2019”
Di numeri in forte crescita ha parlato l’assessore Amata: “Nonostante le calamità e il caro voli, da gennaio ad agosto le presenze sono aumentate a dieci milioni e 800 mila e sono dati provvisori. Abbiamo superato i numeri del 2019. Rifiuti e mancanza di collegamenti restano i soliti problemi per il turismo siciliano. Ma il nostro obiettivo è dare un’offerta turistica completa partendo dai servizi essenziali. Il governo regionale concentrerà la programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 per rispondere alla crescente domanda di un turismo di qualità e del settore lusso. Si punterà sui distretti e sulle mete attrezzate, perché le strutture di lusso sono ancora troppo poche. Quello che vogliamo attrarre è il turismo di lusso. Ci aiuta a generare occupazione, ma per attrarlo dobbiamo prima capire cosa vuole quel tipo di turista”.