UFFICIALE GIORGIA MELONI, ritorna il redditometro: Controllano tutti i conti correnti | Se hai fatto questa operazione sei rovinato

Controllo conto corrente (Pixabay)-focusicilia.it
Un rinnovato strumento per controllare e contrastare alcuni fenomeni ricorrenti: cosa devono aspettarsi i contribuenti?
I contribuenti non solo devono far i conti con spese infinite e tasse da pagare, ma anche con oneri da rispettare in fatto di fisco. Mancarli significherebbe trovarsi nei guai.
In base al proprio stipendio, un tenore di vita e potere d’acquisto. Per tenere sotto controllo la situazione, il Governo, nella sua Riforma Fiscale, ha messo a punto un nuovo metodo, rivisitazione di uno già molto noto.
Fa il suo ritorno sotto le spoglie di un nuovo strumento tecnologico, che ha ottenuto il via libera già dal mese scorso, dal 4 agosto 2025, dal Garante per la Privacy, con provvedimento n.455.
Lo scopo? Quello di contrastare i reati di riciclaggio e di accumulo illecito di beni, specie nei meandri della criminalità organizzata, ma anche tra le persone comuni.
Il ritorno del redditometro: sotto controllo i contribuenti
Porta il nome di Cerebro ed è un sistema di raccolta e analisi automatizzato, un software, che si serve di un vastissimo numero di fonti per ottenere le informazioni richieste. Dagli archivi del catasto ai registri pubblici, dai movimenti dei conto correnti alle banche dati fiscali, incrocia tutto questo per scoprire eventuali beni non dichiarati ed evidenziati nei redditi presentati al fisco.
Un redditometro che ha cambiato veste, che si è rinnovato, al fine di confrontare ancora meglio redditi dichiarati e spese realmente avvenute, attraverso le informazioni dell’ISTAT, su consumi medi, spese e soglie di povertà. Uno strumento al servizio di qualsiasi tipo di indagine su finanze e patrimonio, che consentirà alle autorità interessate di ottenere qualsiasi informazione sul reddito, sui dati economici e anche sui beni immobili.
Effettuare questa operazione, ti metterà nei guai
Cerebro utilizza la tecnica del web scraping che rende automatizzato il processo di estrazione dei dati, attraverso bot o software, dai siti web. Importante sottolineare come Cerebro opererà sempre e solo nei riguardi di soggetti specifici, solo sul codice fiscale della persona sottoposta a indagine. Questo dovrebbe rassicurare chi già si era preoccupato di controlli indiscriminati su tutti i conto correnti e sul proprio tenore di vita.
Questo a favore del rispetto e della tutela della privacy. È stato lo stesso Garante a sottolineare come le ricerche non avranno alcun effetto diretto sul patrimonio di chi è posto sotto indagine. Sarà solo l’Autorità Giudiziaria a comminare sequestri e confische, attraverso procedimento formale e diritto al contraddittorio.