Ugl vicina ai lavoratori Sims. Mazzeo: “Catania Multiservizi può assorbirli”

Una rappresentanza di lavoratori dellaS. i. m. s. di Cataniasi è radunata davanti gli uffici diPalazzo degli Elefantiper chiedere continuità lavorativa, dopo il licenziamento per scadenza dell’appalto del 31 dicembre 2023. La cooperativa, da diversi anni ha avuto in affidamento dalComunei servizi dimanutenzione straordinaria degli immobili, di strade ed impianti comunali, impiegando nel complessivo27 operai specializzati. “Siamo a fianco di questi lavoratori, sostenendo appieno la loro richiesta di poter continuare a lavorare nei servizi manutentivi del Comune, con gli appalti che verranno affidati nelle prossime settimane – dice il segretario provinciale della federazioneUgl Metalmeccanici,Angelo Mazzeo-. Si tratta di personale specializzato, che da diverso tempo svolge un’opera essenziale per la collettività occupandosi non solo dellestrutturee dell’impiantistica degli uffici, ma anche deiplessi scolasticidi proprietà comunale. Per questo dopo tanti anni di lavoro e di lodevoli obiettivi raggiunti non meritano di essere messi alla porta. Motivo per cui abbiamo avuto modo di avviare un’interlocuzione prima con l’assessore alle ManutenzioniGiovanni Petraliae, poi, con il capo di GabinettoGiuseppe Ferraro“. Il segretario provincialeUgl MetalmeccaniciAngeloMazzeospiega: “doveroso fare in modo che questi operatori sianovincolatirispetto alservizioche espletano e non all’aziendache li ha in carico. Come già avviene ad esempio nell’ambito dei servizi di raccolta dei rifiuti dove i lavoratori vengono presi in carico dalla ditta appaltante che subentra di volta in volta”. Altra soluzione proposta da Ugl è l’assorbimento degli addetti all’interno dellaCatania Multiservizi, perchè, ha aggiunto Mazzeo “il Comune, a nostro avviso, deve fare di tutto per non privarsi di queste professionalità che si sono ampiamente qualificate, immaginando in alternativa di assorbire le 27 unità all’interno della società partecipata”. “Auspichiamo, per evitare difficoltà a famiglie che vivono di questo reddito che, adesso, anche per via della mancanza di alternative occupazionali da parte di S. i. m. s., il comune intervenga” ha concluso Angelo Mazzeo.