ULTIM’ORA Garlasco, nuovo indagato: l’avvocato lancia la bomba che riapre tutte le possibilità | la Procura accelera
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Nella vicenda infinita del caso Garlasco emerge una nuova crepa: l’avvocato di Massimo Lovati anticipa in diretta la possibile comparsa di un nuovo indagato, mentre la Procura accelera le verifiche su un filone che torna a scuotere l’intera inchiesta.
A distanza di oltre 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso sembra tutt’altro che vicino alla parola fine. Le ultime ore hanno riportato l’attenzione su uno scenario investigativo che, invece di restringersi, continua ad ampliarsi. A Diario del Giorno, l’avvocato Fabrizio Gallo — legale di Massimo Lovati — ha lasciato intendere che l’inchiesta potrebbe presto allargarsi a nuove figure. Una possibilità che, nel mondo di Garlasco, equivale a un fulmine sulla linea dell’orizzonte.
La conduttrice gli ha chiesto se fosse realistico aspettarsi un nuovo nome nel registro degli indagati. La risposta di Gallo, prudente ma eloquente, ha gelato lo studio: “Secondo me sì, potrebbe uscire tra oggi e domani”. Un’affermazione che non ha ancora riscontri ufficiali ma che fotografa lo stato di una vicenda che continua a generare scosse improvvise.
Il carabiniere Sapone rompe il silenzio e la cronologia delle chiamate inquieta gli inquirenti
Mentre le ipotesi si moltiplicano, da Brescia è arrivato un altro tassello importante. Il carabiniere Silvio Sapone, appena uscito da un interrogatorio durato sette ore davanti ai pubblici ministeri, ha dichiarato con fermezza: “Nessuno ha coperto nessuno”. La linea degli inquirenti, però, resta concentrata sul presunto episodio di corruzione che ruota intorno all’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e alla famiglia di Andrea Sempio, riferimento centrale nel filone legato all’indagine del 2016.
L’attenzione si è spostata su un elemento che gli investigatori ritengono significativo: le 31 telefonate e il messaggio intercorse tra Sapone e Sempio. Nei primi tentativi, Sempio non avrebbe risposto. Poi, in un secondo momento, il quadro cambia: le chiamate si fanno più frequenti, ravvicinate, quasi improvvise. È questa anomalia temporale a generare dubbi e nuove verifiche, perché la sequenza appare tutt’altro che casuale.

La tabella mostrata in tv e i minuti che possono cambiare il caso
A Lo Stato delle Cose, Massimo Giletti ha mostrato una tabella ricostruita sulla base degli atti, destinata a sollevare ulteriori interrogativi. La linea temporale inizia in una domenica pomeriggio: Sempio, dopo ore senza rispondere, richiama Sapone alle 17:30. La telefonata dura cinque minuti. Diciotto minuti dopo ne parte una seconda, brevissima. Infine un’ultima, che secondo la ricostruzione potrebbe essere un messaggio.
Questi tre contatti, così vicini e circondati da un apparente vuoto precedente, alimentano nuove domande. Perché Sempio ha scelto proprio quel momento per rispondere? Perché quella densità di comunicazioni? Qual era il contesto preciso di quelle conversazioni? I magistrati stanno cercando di capire se quei minuti possano avere un peso nell’impalcatura processuale che, negli anni, ha vacillato più volte.
Il risultato è un caso che, invece di avvicinarsi a una chiarezza definitiva, sembra moltiplicare gli scenari. Ogni dichiarazione, ogni telefonata, ogni dettaglio riemerso dal passato allarga il campo delle ipotesi. La sensazione, ormai diffusa, è che il caso Garlasco sia destinato ancora una volta a riaprirsi e a spingersi verso nuove direzioni investigative.
In attesa di conferme ufficiali e dell’eventuale comparsa di un nuovo indagato, resta l’immagine di un’inchiesta che continua a ramificarsi. Nulla è cristallizzato, tutto sembra ancora possibile: e la storia di Garlasco, a questo punto, appare più lontana che mai dal suo epilogo.
