Un brindisi speciale per celebrare i 25 anni di Villa Costanza | Il vanto di Palermo nei loro vini

Villa Costanza - fonte_facebook - Focusicilia.it

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25 anni di Villa Costanza e dei suoi prodotti che sono un grande vanto per tutta Palermo, il brindisi è veramente speciale. 

Alle porte di Palermo c’è un luogo dove il tempo sembra scorrere molto più lentamente, dove si segue il ritmo della natura e l’eleganza conviviale.

Una città dove il profumo della cucina mediterranea si intreccia con quello della terra, del vino e delle storie che si tramandano di generazione in generazione. Proprio qui, dall’amore per la cucina e per il buon vino è nata Villa Costanza, che oggi compie 25 anni e ha deciso di festeggiarli in un modo veramente speciale.

Un anniversario speciale, un quarto di secolo trascorso tra le bontà di questa terra.

Insomma, sono 25 le candeline da spegnere per Villa Costanza, che ha tagliato questo importante traguardo solo grazie all’amore di Costanza e Marco Durestanti.

Villa Costanza compie 25 anni

Un quarto di secolo di accoglienza, gusto e passione che i fondatori, Costanza e Marco Durastanti, hanno deciso di celebrare non con un evento sfarzoso, ma con un gesto autentico, in grado di raccontare i valori che da sempre animano la loro filosofia, ovvero: formazione, esperienza e condivisione. Non si tratta solo di un traguardo, ma di un punto di partenza per un nuovo progetto.

Costanza e Marco non sono ancora sazi del successo ottenuto e ogni giorno ringraziano la loro squadra che tanto si spende per riuscire a ottenere un risultato importante in termini di produzione e qualità.

Uva per il vino - fonte_facebook - Focusicilia.it
Uva per il vino – fonte_facebook – Focusicilia.it

Un anniversario di passione

Per Villa Costanza, Porto Costanza e Bastione Costanza, i tre ristoranti che compongono la famiglia Costanza, il vino è da sempre parte integrante della loro identità. Il vino è molto più che un accompagnamento per i pasti, è un modo di dialogare, la voglia di trasmettere un messaggio ben preciso.

Un momento che diventa incontro e formazione, dove il lavoro quotidiano lascia spazio al contatto diretto con la terra, si va dalla raccolta dell’uva alla visita in cantina, fino alla fermentazione e all’imbottigliamento: ogni fase è vissuta in prima persona da chi, ogni giorno, accoglie i clienti nei ristoranti del gruppo. Il vero colpo di scena arriva proprio alla fine del percorso, momento in cui si scopre che ogni bottiglia porta la firma di un componente dello staff. “Il vino è un racconto di territorio, ma anche di persone“, spiegano Costanza e Marco Durastanti. “Volevamo che chi lavora con noi diventasse parte di questo racconto, toccando con mano ciò che ogni giorno racconta ai clienti. È un’esperienza che unisce e arricchisce”.