Non c’è due senza tre. Dopo le violazioni del 2017 (400 mila clienti) e del 2018 (quasi 800 mila clienti), la banca guidata da Jean Pierre Mustier comunica in una nota un nuovo attacco informatico ad opera di ignoti. ll team di sicurezza informatica ha infatti identificato un caso di accesso non autorizzato relativo a un file generato nel 2015. Un file che conteneva circa 3 milioni di dati di clienti italiani. Nello specifico si tratta di nomi, città, numeri di telefono ed e-mail. “Ciò significa – si legge nella nota – che non sono stati compromessi altri dati personali, né coordinate bancarie in grado di consentire l’accesso ai conti dei clienti o l’effettuazione di transazioni non autorizzate”. Certo però un fallo sul sistema c’è e non è rassicurante.
Il rischio per gli utenti colpiti è che i dati acquisiti vengano usati per generare finte comunicazioni – il famoso phishing – nelle quali si cerca di indurre l’utente a fornire altre informazioni personali o ad accedere a siti che contengono virus. Proprio per questo UniCredit ha immediatamente avviato un’indagine interna e ha informato tutte le autorità competenti, compresa la polizia. La banca sta contattando, esclusivamente tramite posta tradizionale e/o notifiche via online banking, tutte le persone potenzialmente interessate. Per qualsiasi dubbio, i clienti possono contattare il servizio clienti della banca o chiamare il numero verde 800 323285.