Vertenza Irca, i sindacati: “Perdita di credibilità e danni al credito agevolato”

“Sovrapposizioni, aggravio dei costi, ritardi organizzativi e discrasie retributive”:sono questi, secondo i sindacatiFabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca e Unisin Sicilia,i problemi dell’Irca, Istituto regionale per il credito agevolato,nato nel 2018 per riunire Ircac e Crias e non ancora pienamente operativo. La ragione, scrivono le sigle è “lacoesistenza, da ben sei anni, della neonata Irca e, contestualmente di Ircac e Crias,che a tutt’oggi resistono. Con un persistente ed ormai inaccettabile immobilismo della Regione”. Da qui la manifestazione dello scorso nove aprile, quando “i dipendenti dell’Irca sonoscesi in piazzae hanno dato vita ad unamanifestazione sotto Palazzo d’Orleans,sede della Presidenza dellaRegione siciliana,con al loro fianco le scriventi Organizzazioni Sindacali”. Nel corso del sit-in, aggiungono le sigle, è stata denunciata “la perdita dicredibilità all’esternoe dei danni all’operatività delcredito agevolato“. “Nella stessa giornata dellamanifestazione“, dicono ancora i sindacati, “grazie all’interessamento del dottorSammartano,Capo di Gabinetto del Presidente della Regione, si è svolto un incontro col Cda dell’istituto, molto dibattuto e a tratti acceso, durante il quale era stato dichiarato che ilpiano industriale,incredibilmente non ancora presentato, sarebbe stato reso pubblico al massimo in poche settimane. Al termine della riunione, il dottor Sammartano, dopo un opportuno approfondimento, si è impegnato a dareriscontro nel brevissimo tempo.Per l’eventuale formulazione di un apposito atto d’indirizzo al CDA in ordine all’applicazione del nuovo contratto di lavoro del credito. In data odierna si è svolto un ulteriore incontro tra le scriventi e laCommissione Bilancio dell’Ars, che ringraziamo per il fattivo interessamento. Durante il quale sono state, nuovamente, sviscerate tutte le problematiche relative alla vertenza”. “L’intera Commissione, a partire dal presidenteDario Daidone,alla stregua dell’assessore Tamajo che segue meritoriamente dall’inizio la vertenza, ha preso atto delle problematiche esposte e le ha fatte proprie”, riconoscono i sindacati, “impegnandosi adapprovare una norma ad hoc,da inserire nel ‘collegato’ che verrà trattato nei prossimi giorni in Aula. Una norma che stabilisca definitivamente per i dipendenti di Crias e Ircac, ovvero di IRCA, l’applicazione delCcnl del credito.Spiace rilevare, oltre alla pressochéscena muta del CDA,le perplessità manifestate dai vertici del dipartimento Attività produttive. Probabilmente a causa della scarsa conoscenza delle retribuzioni del settore del credito. Nonché le allarmanti osservazioni sullafusione dei due istitutie la definizione del piano industriale. Dopo che solo pochi giorni fa, invece, ci erano state date assicurazioni, da parte del CDA, riguardo una veloce presentazione dello stesso”. “Oltre alla circostanza che forse bisognerebbe ‘allinearsi’ meglio”, concludono Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito, Uilca e Unisin Sicilia.“La verità, peraltro triste, è che continuiamo ad assistere ad un ‘balletto’ delle competenze con correlati‘rimbalzi’ delle responsabilità di cui fanno le spese le lavoratrici e i lavoratori.Nonché le imprese artigiane e le cooperative e l’asfittica economia della nostra Sicilia”.