“Siamo contadini e ci rialzeremo, anche se adesso i sentimenti di sconforto prevalgono su quelli di euforia per l’imminente Vinimilo, l’appuntamento che da 41 anni riunisce la comunità più operosa di Milo, quella che lavora la terra e da secoli produce sull’Etna vini di altissima qualità e decine di microimprese che sono il motore dell’economia locale”. È provato – ma non domato – il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, nell’introdurre la manifestazione (1-12 settembre 2021) ai giornalisti durante la conferenza stampa condotta dal nostro giornalista Turi Caggegi. Soltanto domenica sera, infatti, dinanzi al mare di cenere e lapilli dell’Etna riversatisi sulla piazza Belvedere, aveva confessato il suo sgomento per non avere uomini, mezzi e finanze per fronteggiare la calamità.
Eventi avversi ma capacità di rialzarsi
A incoraggiarlo sono i partner, produttori vitivinicoli, enologi, sommelier e il direttore del Consorzio Etna Doc, Maurizio Lunetta, che ricorda come “per noi agricoltori gli eventi avversi sono continui, ogni anno ce n’è uno, ma ogni volta ci rialziamo e andiamo avanti”. A supportare il suo ottimismo, i dati più recenti del Consorzio Etna Doc, strategico partner di Vinimilo, per il Bianco Superiore Doc, esclusivo delle contrade di Milo, che ha registrato a fine luglio 2021 un consistente aumento di bottiglie: 43.733 a fronte delle 36.133 del luglio 2019 pre-covid. Sintomo di una domanda crescente, e quindi del gradimento di sempre nuovi consumatori conquistati dalle emozioni e dal fascino che evocano l’Etna e i suoi vini. Proprio l’identità territoriale nei mercati esteri sarà il focus di un convegno con la CIA e produttori dal Trentino e dalla Toscana il 2 settembre.
Il vino dell’Etna ha una storia millenaria
E se il covid ha mutato il format di ViniMilo, che per il secondo anno dovrà rinunciare suo malgrado ai popolari eventi di piazza a favore di degustazioni e laboratori del gusto a numero chiuso – proprio la cenere sarà oggetto di un confronto scientifico (il 6/9) fra ricercatori dell’INGV e docenti del Dipartimento di Agraria (UniCT) per capire come e dopo quanto tempo diventi terreno agricolo cedendo al suolo minerali preziosi per le proprietà organolettiche dei suoi frutti. Fra gli interventi di oggi, che hanno visto la partecipazione di Gina Russo, presidente della Strada del Vino dell’Etna che curerà un convegno sull’enoturismo sostenibile, quello di Marco Nicolosi, erede della più antica cantina del vulcano, Barone di Villagrande, che incoraggia il sindaco e ricorda come “quella del vino sul vulcano è una storia millenaria alla quale ognuno di noi, nel presente, aggiunge un pezzetto di racconto, forse anche personale”.
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Maggiore collaborazione pubblico/privato
Di certo c’è che il vino è un potente acceleratore di sviluppo “green” che ridefinisce i territori, ne riscrive con delicatezza il paesaggio, ne garantisce la tutela e la conservazione da parte dei produttori facendone un fattore d’attrazione anche turistica. Da Palermo giunge l’augurio dell’assessore al Turismo Manlio Messina, che dice: “Il Governo della Regione è assolutamente al fianco di tutte le iniziative di eccellenza, come ViniMilo, che danno al territorio dell’Etna una forte e naturale caratterizzazione. Il settore del vino e dell’enogastronomia meritano particolare attenzione per il grande sviluppo economico che negli ultimi venti anni abbiamo potuto constatare, e per le grandi potenzialità che ancora sono parzialmente inespresse. Serve una sempre maggiore collaborazione tra pubblico e privato. In questo senso ViniMilo è una parte importante di quel movimento che punta a promuovere L’Etna ed i suoi prodotti di qualità come meta regina tra le destinazioni turistiche del mediterraneo. Un in bocca al lupo per la riuscita dell’evento al sindaco e a coloro che cureranno l’organizzazione”.
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Celebrare musica e natura di Milo
Nel corso della presentazione alla stampa sono intervenuti i referenti della Proloco e del Comitato Vinimilo (Alfredo Cavallaro e Giuseppe Sorbello) e delle associazioni coinvolte: Slow Food (Anastasia De Luca), Donne del Vino Sicilia (Valeria Lopis), Fisar (Simona Bileggi), Fis (Agata Arancio), Ais Taormina (Gianluca Lalimina), Onav (Danilo Trapanotto) e Andrea Cavallaro che ha presentato Genesi Opera Festival, evento che celebra la musica e la natura di Milo ispirandosi al pensiero di Franco Battiato e in programma per due weekend a Milo.
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Omaggio a Franco Battiato
Nello spirito della ViniMilo, infine, che celebra sì il vino ma anche la passione di vignaioli, vecchi e giovani, e il loro legame ancestrale con la Madre Terra, domenica 5 settembre è in programma “PerdutoAmor”, tributo spirituale a Franco Battiato che di Milo amava i profondi silenzi e le atmosfere mistiche dei boschi di montagna. In suo ricordo, all’alba – l’ora in cui i contadini, i custodi della Terra, cominciano silenziosamente a lavorare – sarà possibile partecipare a un momento di Meditazione Shams, ovvero “del sole”, curato da Amal Oursana, medico agopuntrice. L’evento, che sarà preceduto da un seminario (4/9), si svolgerà sulla terrazza del Palmento Caselle, l’azienda dell’enologo Salvo Foti (info e prenotazioni sul sito). Tutto il programma su www.vinimilo.it