ViniMilo, una festa di calici e di idee dedicata al vino sull’Etna
Unafesta del vinocon 23 cantine,40 mila visitatoriin due weekend in piazza, circa 2.300partecipantialle masterclass di sommelier e assaggiatori professionisti. La 43esima edizione diViniMiloha avuto una doppia anima. Evento pop legato alla festa pre-vendemmia, da un lato. Evento enologico per iprofessionistidel mondo del vino sull’Etna, unico territorio in Europa dove si produconograndi vinisul suolo di un vulcano attivo. Da una parte quindi il contributo della ricercascientificacon lo studio in corso suivitigni gioiellodell’Etna, preziosa risorsa contro icambiamenti climaticie gli attacchi parassitari. Dall’altra l’urgenza di unquadro normativoper le imprese che fannoenoturismo. Un segmento che, in Italia, produce2,5 miliardi di fatturatoe 13 milioni di arrivi in cantina. Anche in Sicilia muove flussi di visitatori per unturismo sostenibile, a misura di borghi di mare e di montagna legati all’economia della vite. Vinimilo 2023 è organizzata dalComune e dalla Proloco di Milocon il sostegno degli assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo. Partner della manifestazione sono il Consorzio Etna Doc, Strada del vino e dei sapori dell’Etna e Slow Food Catania. Sostengono Vinimilo lecantineBarone di Villagrande, Benanti, Iuppa, Maugeri, Tenute di Nuna e, da quest’anno, Trovato 1929, azienda dolciaria di Acireale, specializzata nei lievitati e fondata quasi un secolo fa dal mastro pasticciere Francesco Trovato. “Archiviamo un’edizionememorabile– commentaAlfio Cosentino, sindaco di Milo – non solo per i numeri del grande pubblico attratto dai tradizionalieventi di piazza, il cibo di strada, gli artigiani e leeccellenze agroalimentari. Ma anche e soprattutto per la straordinaria e articolata partecipazione di etichette e cantine provenienti daaltre aree della Sicilia. Con le Strade del Vino della Valle dei Templi, delle Terre Sicane e del Val di Noto in aggiunta a quelle dell’Etna e dai soci Assovini. Non è poco per chi come noi è alla guida di un comune di appenamille abitantidiventare, una volta l’anno con ViniMilo, illaboratorio di ideeper parlare del presente e del futuro dei vini siciliani e dell’Etna. Questo con prestigiosi interlocutori del mondo dellaricerca scientifica, del marketing turistico, della comunicazione“. “Ci sono poi iproduttori– ha proseguito il sindaco – vecchi e nuovi, che con ammirevolespirito d’impresacontinuano con le nuove generazioni o hanno appena iniziato a fare vino sull’Etna. Una testimonianzaconcretae una iniezione difiduciaper noi di ViniMilo, per tutto il distretto vitivinicolo etneo e in particolare per Milo e il suoEtna Bianco Superiore Doc. In cinque anni, come documenta ilConsorzio, ha vistoraddoppiarela produzione (404 ettolitri/2019 vs 746/2022, +84 per cento). Uno stimolo a fare di più e meglio per la prossima edizione, rafforzando lapercezionedi Milo come ‘Centro di Qualità Permanente‘. Una vetrina annuale dove degustare i migliori vini dell’Etna, l’Etna Bianco Superiore dalcarricantecoltivato nelle nostrecontradee più in generale delle eccellenze agroalimentari siciliane”. Un impegno e una vocazione, quelli di ViniMilo, raccolti anche dall’assessoreLuca Sammartino. Domenica tre settembre, in visita, ha apprezzato la ricca vetrina dell’Enoteca all’aperto, intrattenendosi con produttori e sommelier (Ais, Fis, Fisar, l’Archestrato e Onav Catania).