Neanche la pandemia ferma il successo dei vini doc dell’Etna. Nell’anno 2021, trascorso sotto il segno del virus, la produzione di vino sotto il vulcano ha visto un incremento notevole e ha superato l’ultimo anno prima del Covid, il 2019. I dati, elaborati dal Consorzio di tutela dei vini Etna Doc e appena resi disponibili, parlano chiaro. Nel 2021 la produzione totale ha superato i 4 milioni e mezzo di bottiglie, con un aumento di circa 200 mila bottiglie rispetto al 2019. In ettolitri, 33.921 dell’anno passato contro i 32.430 del 2019. La soddisfazione dei produttori è manifestata dal direttore del Consorzio Maurizio Lunetta: “Un chiaro segno di vitalità di un prodotto sempre più apprezzato dal mercato e quindi dai consumatori italiani e internazionali, nonostante il periodo di incertezza vissuto negli ultimi due anni”.

La grande crescita del Bianco
Guardando dentro i dati si scopre l’esplosione dei dati di imbottigliamento dell’Etna Bianco Doc, cresciuti anno per anno, compreso il pessimo 2020. Questa tipologia di vino è passata da 7.753 ettolitri del 2018 agli 11.216 dell’anno scorso, con una crescita complessiva di circa il 50 per cento. Buona progressione anche di uno dei vini più esclusivi del vulcano, l’Etna Bianco Superiore, che in base al disciplinare può essere prodotto solo nel territorio del comune di Milo e con un minimo dell’80 per cento di uve Carricante. Il “vino di Milo” è passato da circa 54 mila bottiglie del 2019 a quasi 60 mila nel 2021. Un recupero notevole, considerato il drastico calo del 2020.

Il Rosso resta primo ma cala leggermente
Il re dell’Etna comunque resta il vino rosso, anche se questa è l’unica tipologia di prodotto che diminuisce il numero di bottiglie tra il 2019 e il 2021. In dettaglio, con una produzione di oltre 2,4 milioni di bottiglie (18.203,50 ettolitri), nel 2021 il rosso si conferma di gran lunga il vino più diffuso, ma rispetto al 2019 le bottiglie calano di circa 140 mila unità. Gli ettolitri imbottigliati nel 2019 erano stati 19.227,90. Anche il vino rosato si consolida e assume dimensioni sempre più importanti sull’Etna, con un tasso di crescita però modesto. L’anno scorso sono uscite dalle cantine oltre 350 mila bottiglie di rosato, 10 mila più del 2019. Nel 2020 però lo spumante bianco era in netta controtendenza, e le bottiglie erano state 376 mila, circa 20 mila in più dell’anno scorso.

Spumante rosato, bottiglie quadruplicate
Prosegue anche l’ottimo andamento dello spumante bianco dell’Etna, di cui nel 2021 sono state prodotte 90 mila bottiglie, a fronte delle quasi 83 mila del 2019. Nel 2020, anche in questo caso in controtendenza, le bottiglie però erano state in numero superiore, 121 mila. Naturalmente le variazioni di numeri piccoli potrebbero non essere rappresentative di una tendenza ed essere legate a fattori casuali o contingenti. Pur con questa avvertenza è comunque possibile individuare dai dati del Consorzio un trend positivo anche sulle tipologie di vini meno diffuse, come il Rosso riserva, lo spumante bianco brut, lo spumate rosato brut. Merita senz’altro una menzione invece lo spumante rosato, la cui produzione imbottigliata è più che quadruplicata, passando da 82 ettolitri del 2018 a 347 del 2021. In sostanza l’anno scorso le bollicine rosate vulcaniche sono state tappate in oltre 46 mila bottiglie.