Zes unica Sud Italia, Ugl Catania: “Non vanificare lavoro Zes Sicilia orientale”

Sulla decisione delgoverno Melonidi istituire unaZes unica del Mezzogiorno“c’è un pizzico dirammarico, ma anchesperanzae fiducia”: lo scriveUgl Catania, commentando il progetto dell’Esecutivo su unaZona economica speciale per l’intero sud Italia, con poteri concentrati a Roma ed il particolare alministero per gli Affari europei,le politiche di coesione e il Pnrr. Una scelta, quella avallata dallaCommissione europeae varata dallo stesso Governo con ilDecreto sud, che apre così nuovi ed inediti scenari dopo oltre un anno dall’avvio operativo delle Zesanche a Catania e nel resto della Sicilia orientale, come fa notare il segretario territoriale della Ugl cataneseGiovanni Musumeci. “Non possiamo di certo nascondere il fatto che questa decisione quasi fulminea ha lasciato l’amaro in bocca“, dice il numero uno del sindacato, “considerato che dopo anni di battaglie sindacali, per ottenere prima il riconoscimento della Zes per il nostro territorio e poi l’attivazione e strutturazione della stessa con lanomina del commissario straordinario, finalmente si stavano a raccogliere iprimi frutti. Proprio un anno fa, come Ugl etnea, in un primo incontro al quale hanno preso parte, oltre al sottoscritto, il segretario provinciale della federazione MetalmeccaniciAngelo Mazzeoe l’allora coordinatore per il settore LogisticaOrazio La Pinta, avevamo avuto modo di apprezzare la visione e l’impegno del commissarioAlessandro Di Graziano“. “In questo brevissimo lasso di tempo abbiamo anche potuto riconoscere gliinterventi realizzati, nonostante una struttura ancora in evoluzione, con uno sguardo alleprospettive programmaticheespresse sia nelle intenzioni commissariali che in quelle sindacali, sulle si era trovata un’intesa da subito”, sottolinea ancora Musumeci. “L’auspicio, quindi, è quello cheil Ministero preposto non vanifichi quanto di buono fattoad esempio dalla Zes Sicilia orientale, continuando a puntare su quel progetto di sviluppo (imperniato sulretro portoe sullaZona industriale) di cui ha necessariamente bisogno la città di Catania e, di riflesso, la sua area metropolitana”. “L’aspetto positivo che la nuova Zes, invece, potrà portare è quello che riguarda l’attenzione verso le aree montane, ponendo di fatto fine ad una lunga lotta che come Ugl Catania ci aveva visto coinvolti a fianco dei sindaci di questi territori nella nostra provincia, ma anche quello relativo ad un approccio nei confronti direaltà produttive localiche prima erano escluse dallaperimetrazione della Zona economica speciale. In attesa di conoscere chi si occuperà della Struttura di missione appositamente voluta dal Governo”, conclude il segretario della Ugl catanese, “confidiamo nel disegno governativo di destinare i fondi disponibili aduna crescita armoniosa dell’intero sud d’Italia, anche se staremo costantemente attenti perché Catania possa ottenere le suericadute economiche, che per noi significano anche lavoro e progresso”.