Inceneritori, Federconsumatori Sicilia: chiarire anche sugli impianti di riciclo

Inceneritori, Federconsumatori Sicilia: chiarire anche sugli impianti di riciclo

Sugliimpianti di ricicloinseriti dalGoverno Schifaninel Piano regionale dei rifiuti è necessariofare chiarezza:lo diceFederconsumatori Sicilia,intervenendo nel dibatto sui rifiuti catalizzato nelle ultime settimane dal tema degli inceneritori. “Da quasi trent’annila Sicilia è in emergenza rifiutie vede alternarsi un commissario straordinario dopo l’altro”, ricorda l’associazione dei consumatori. “L’ultimo, il presidente regionaleRenato Schifani,è stato nominato dal Governo nazionale con lo scopo dichiarato dicostruire due inceneritori, uno a Catania e l’altro Palermo.Con annesse discariche per le ceneri tossiche. Questi impianti sono stati inseriti, insieme ad altri sui quali ancora non c’è alcuna certezza, all’interno dell’ennesimoPiano Rifiuti regionale approvato dalla Giunta.Piano che ancora deve ottenere le autorizzazioni ambientali di legge”. “Il presidente-commissario, inoltre, ha già istituito un apposito‘Ufficio speciale per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti’.Dichiarando apertamente che la priorità è bruciare i rifiuti, non gestire il ciclo integrato”, dicono ancora da Federconsumatori Sicilia. “Nel Piano Rifiuti appena approvato dalla Giunta si citano una serie diimpianti per il recupero dei materiali“in fase di realizzazione, già autorizzati e finanziati”. Ma si specifica anche che questi impianti vanno considerati ‘con un discreto margine di incertezza’. Successivamente, nello stesso piano rifiuti, si parla in modo vago dellacostruzione di nuovi impianti.Ad esempio si parla di costruire ‘da nove a 12 biodigestori’, e ‘almeno dueimpianti di preparazione/pretrattamento/produzione‘ di Combustibile Solido Secondarioper ogni provincia o città metropolitana“. “Ben più preciso, invece, è il piano quando parla degliinceneritori“, segnalano dall’associazione. “Due impianti per il recupero energetico dei rifiuti. Ognuno con una capacità nominale compresatra 250 mila e 300 mila tonnellate l’annoe di 25 MW elettrici”. La normativa europea e nazionale è molto chiara. Il ciclo dei rifiuti deve essere progettato (e dotato dell’opportuna impiantistica) al fine diseparare e riciclare più materiale possibile,inviando all’inceneritore solo ciò che non è effettivamente riciclabile in modo sicuro. Nel Piano Rifiuti della Giunta Schifani, però, sembra che la priorità sia costruire emettere in funzione gli inceneritori prima possibile“. Federconsumatori, anche alla luce del fatto che i siciliani pagano giàtariffe per i rifiuti più alte della media nazionale,a fronte di un servizio nettamente inferiore, pretende che questo tema delicatissimo venga gestito con la massima trasparenza. Dichiarando subito quali impianti si faranno e dove. Per questo, la nostra associazione chiede a tutti gli organi coinvolti nellaprocedura di valutazione ambientaledel piano la massima trasparenza e attenzione alla salute dei cittadini. Inoltre, Federconsumatori chiede al Governo regionale maggiore chiarezza in merito agli impianti di riciclo e trattamento dei rifiuti non finalizzati alla combustione.Il rischio, infatti, è che alla fine si costruiscano solo gli inceneritori.E che, in mancanza degli altri impianti, i forni vengano usati perbruciare di tutto e di più.