Legge di Bilancio 2024: tutte le novità in materia di lavoro
LaLegge di Bilancio 2024porta moltenovità in materia di lavoro. Lo scorso 30 dicembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale laLegge n. 213 del 30 dicembre 2023, recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.Tra le misure introdotte con la nuovaLegge di Bilancio 2024vi sonoimportanti novità in materia di lavoro, tra cui l’esonero parziale dei contributi previdenziali, la decontribuzione in favore delle lavoratrici con figli e le agevolazioni all’assunzione di donne vittime di violenza. La nuova Legge di Bilancio conferma anche per il 2024 iltaglio del cuneo contributivoper la quota a carico dei lavoratori dipendenti.La misura consiste in un abbattimento della quota dicontributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS), a carico del lavoratore, pari al: Rimane esclusa tuttavia la tredicesima mensilità. Per il periodo d’imposta 2024 è prevista una nuova soglia di detassazione deiFringe benefit.Nel 2023 illimite era stato elevato da euro 258,23 a euro 3.000esclusivamente a favore dei dipendenti con figli fiscalmente a carico;nel 2024, invece, illimite di esenzione è elevato da 258, 23 euro a 2.000 europer i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico e a 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti.Ai fini dell’attuazione della misura in esame, i datori di lavoro devonoinformare preventivamente le RSU laddove presenti, mentre i lavoratori con figli a carico devono dichiarare al proprio datore di lavoro di avere diritto all’applicazione del limite di 2.000 euro, indicando il codice fiscale del figlio o dei figli fiscalmente a carico.Ilfiglio è considerato a caricose, nel periodo d’imposta di riferimento,percepisce un reddito inferiore a 4.000 €se di età inferiore a24 anni, ovvero a2.840,51€ per i figli con età superiore a 24 anni.Rientrano nell’elenco dei fringe benefit il rimborso delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, le spese per affitto prima casa, gli interessi sul mutuo prima casa. È confermata, anche per l’anno 2024, la tassazione dei premi di risultato sino a 3.000 €con aliquota del5%(enon del 10%), applicabile ai lavoratori che hanno percepito nell’anno precedente un reddito dalavoro dipendente inferiore a 80.000 €.In particolare, la detassazione si applica ai premi di risultato corrisposti in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali, in relazione ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione e alle somme pagate a titolo di partecipazione agli utili, entro illimite complessivo di 3.000 euro annui.Per poter beneficiare dell’imposta sostitutiva i lavoratori devono aver totalizzato, nell’anno precedente quello di liquidazione delle somme, un reddito da lavoro dipendente di ammontare non superiore ad € 80.000. Nel periodo 2024-2026è riconosciuto unesonero dal versamento dei contributiprevidenzialia carico delle lavoratrici del 100%, a condizione che siano madri di 3 o più figli e dipendenti a tempo indeterminato. L’agevolazione spetta fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo,nel limite massimo annuo di 3.000 euro, riparametrato su base mensile.Invia sperimentale, per il 2024, ladecontribuzioneè riconosciuta anche alle lavoratrici a tempo indeterminatomadri di 2 figli, fino al compimento del 10° anno di etàdi quello più piccolo.Gli esoneri non si applicano ai rapporti di lavoro domestico. Aumenta al 60% della retribuzione(contro il 30% attuale) l’indennità corrisposta per il2° mese di congedo parentale fino al 6° anno di vita del bambino. In via del tutto eccezionale,per il 2024è stabilito che anche l’indennità relativa al2° mesesarà riconosciuta nellamisura dell’80% della retribuzione.Quindinel 2024 i genitori potranno fruire di due mesi di congedo parentale all’80%. Mentre dal 2025, i genitori potranno fruire di 1 mese all’80% e di un altro mese al 60%.La misura contenuta nella Legge di Bilancio 2024 si applica con riferimento ai lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2023. Ai datori di lavoro che,nel triennio 2024-2026, assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del reddito di libertà, è riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione deipremi e contributi all’INAIL, nellamisura del 100%, nellimite massimo di 8.000 € annui, riparametrato e applicato su base mensile.Tale previsione opera anche a favore delle donne vittime di violenza che abbiano usufruito del reddito di libertà nel 2023.Ladurata dell’agevolazione è di 12 mesi in caso diassunzione a termine(anche in somministrazione), di18 mesi in caso di trasformazionedel contratto a tempo determinato e di 24 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato. Ai lavoratori delsettore turistico, ricettivo e termale – che nel periodo d’imposta 2023 hanno percepito unreddito di lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro– è riconosciuto, anche per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, untrattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al15% delle retribuzioni lordecorrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.Il sostituto d’imposta riconosce taletrattamento integrativo speciale solo su richiesta del lavoratore, che contestualmente attesti per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno 2023.Successivamente, il sostituto d’imposta matura un credito che può essere oggetto di compensazione. Nel 2024 lapensione di vecchiaiaresta ferma a 67 anni di età. Dunque, per tutti i dipendenti pubblici e privati, uomini e donne valgono i seguenti requisiti: L’Opzione donnaovvero il trattamento pensionistico anticipato è riconosciuta alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano raggiunto un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età di 61 anni (ridotta a 60 anni per le madri di un solo figlio e a 59 per quelle con due o più figli). A tali requisiti, devono aggiungersi, alternativamente, uno dei seguenti: L’Ape socialeè riconosciuta– fino al conseguimento dei requisiti pensionistici di vecchiaia – ai soggetti che abbianocompiuto 63 anni e 5 mesie si trovino in specifiche condizioni previste dalla legge (siano caregiver, invalidi, disoccupati o svolgano lavori usuranti). Tale beneficio non è cumulabile con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nellimite di 5.000 euro lordi annui. Èconfermata la Quota 103ovvero l’accesso alla pensione anticipata da parte dei lavoratori che, entro il 31 dicembre 2024, raggiungano 62 anni di età e 41 anni di contributi. L’accesso altrattamento anticipato(attualmente, 64 anni di età e 20 anni di contributi), si consegue se l’importo soglia corrisponde a: 3,0 volte l’assegno sociale per le donne senza figli e per gli uomini; 2,8 volte per le donne con un figlio; 2,6 volte per le donne con almeno due figli. Legge di Bilancio 2024