Librino, 15 scuole insieme contro la povertà educativa
Affrontare l’emergenza educativaaLibrino, quartiere periferico della città diCatania.Con questo obiettivo, da un patto territoriale tra15 scuoledi diverso ordine e grado, dieci enti del terzo settore, due realtà produttive e numerosi singoli individui, prende vita il progetto “Giovani e Genitori al centro“. L’iniziativa è inserita nel bando per le comunità educanti dell’Impresa Sociale “Con i bambini”nell’ambito delFondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un’intesa tra leFondazionidi origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale delTerzo Settoree il Governo. Il Fondo sostiene interventi finalizzati arimuoveregli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processieducativida parte deiminori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa socialeCon i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud.I primi incontrisi svolgeranno il sei e settesettembrealPolo delle Arti(Masseria Moncada). A Catania il progetto, che si articolerà nel corso di30 mesi, sarà coordinato dalCope(Cooperazione Paesi emergenti). L’Ong è nata nel 1983 a Catania che da oltre 40 anni realizza progetti di cooperazione allo sviluppo in diversi paesi africani e non solo. Nell’ambito dell’educazione allacittadinanzaglobaleopera da diversi anni in molti istituti scolastici ed è presente anche nel quartiere di Librino dove gestirà un progetto importante e ambizioso. “L’iniziativa – spiega Carmela D’Agostino, responsabile del progetto – intende individuare e formare alcune famiglieperché possano svolgere un ruolo di “sentinella” sul territorio, agganciando e stimolando la partecipazione di ulteriori famiglie. Per questo motivo saranno avviateattività co-progettatetramite il confronto e la partecipazione attiva di genitori e figli. Saranno coinvolti anche nel percorso diriflessionee stipula di unpattodicomunitàdel quartiere. Ciò avrà un ruolo fondamentale per rinsaldare il legame tra gli attori locali e dare una risposta sinergica allamancanza di opportunitàeducative al di fuori della scuola”.